Dettagli Recensione
Le luci nelle case degli altri
Non c’è cosa lì per lì assurda che domani non sembrerà naturale aver vissuto.”
Un racconto lineare e semplice, ma molto originale e ben costruito che si segue con interesse e curiosità fino alla fine. Mandorla la protagonista, perde la madre Maria in un incidente e viene adottata dal condominio di Via Grotta Perfetta 315 dove Maria era l’ amministratrice. Dopo la morte di Maria una lettera ritrovata svela che Mandorla è stata concepita una sera di marzo nell’ex lavatoio del palazzo e che il padre è uno dei condomini. Da una riunione condominiale si decide di non fare il test del DNA e di crescere la bambina tutti insieme. Il racconto narra la crescita di Mandorla con questi cinque tipi diversi di famiglie, le loro storie ,le paure, l’egoismo adulto, i sentimenti inespressi ,che aiutano Mandorla a crescere e a maturare riflessioni e decisioni che riguardano il suo futuro. Uno stile colloquiale, ripartito fra il racconto, le riflessioni, le preghiere di Mandorla, e le scene di vita degli altri protagonisti. Un romanzo che cattura non solo per la curiosità del finale ma anche per gli spunti riflessivi che propone.
“Viviamo tutti allo scuro di qualcosa che ci riguarda”