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Io e te
 
Io e te 2011-03-04 16:08:14 EvaBlu
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
EvaBlu Opinione inserita da EvaBlu    04 Marzo, 2011
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Anche per me: Breve ma Intenso!

Ancora alla scoperta di Ammaniti, che per quanto mi riguarda ho scovato piuttosto di recente, esplorandone la bibliografia in senso cronologico inverso e riservandomi come tassello finale quest’ultima uscita.

Ho letto diversi pareri contrastanti riguardo “Io e Te” , e sento fermamente di volermi schierare con chi ha definito questo piccolo romanzo “breve ma intenso”.
Breve, è vero, talmente breve che lo si legge in poco meno di un viaggetto Roma-Napoli in Intercity. Ma intenso, così intenso da escludere la possibilità di confonderlo ed amalgamarlo in un’ipotetica eventuale antologia di racconti ammanitiani, così come ha suggerito qualcuno.
Intenso, perché il piccolo ed insicuro Lorenzo diventa grande in quel frangente di vacanza inverosimile che poi tanto inverosimile non è, se si pensa che la cantina-rifugio dove si nasconde per una settimana potrebbe richiamare in qualche modo il posto più segreto che esiste dentro ognuno e dove ci si rifugia dalle proprie paure e dalle inadeguatezze più forti.
Intenso, perché quando Lorenzo trova finalmente il coraggio di stringere tra le braccia Olivia, con tutte le sue fragilità e le sue sofferenze, ha anche trovato il coraggio di stringere la sua vita, quella vita che tanto lo ha impaurito e che lo attende fuori.
Intenso, perché anche non trascendendo nelle sue consuete e ricche descrizioni e nella spiccata ironia, Ammaniti riesce comunque a regale un microcosmo di emozioni contrastanti e fortissime e a delineare i tratti di ciascun personaggio (da centellinare prorpio per la brevità delle apparizioni!).

Un’ultima considerazione voglio spenderla in riferimento alla scrittura lievemente “neoavanguardista” a cui spesso lo scrittore attinge; scrittura che, ad un occhio poco avvezzo o giustamente desideroso del “corretto scrivere”, può magari apparire a tratti sintatticamente poco corretta. Presumo che ciò sia voluto, che non siamo nel caso estremo di una Rossana Campo ma che anche il nostro Ammaniti si voglia fare portavoce dei contenuti inconsci dei suoi personaggi, e che per farlo è pronto a ricorrere, ad esempio, anche a delle stoccature verbali che non sono propriamente il massimo della correttezza.
“Da quel giorno ho continuato a cercare di capire perché le avevo detto quella bugia.”
Le avessi, Lorenzo, le avessi!... Verrebbe da apostrofare leggendo il nostro protagonista. Ma con quale coraggio si può riprendere un ragazzino che, con un fremito di passione e di tenerezza, ha deciso di aprirsi alla sorella e al mondo confidando dubbi e paure? Se Lorenzo non parlasse o pensasse come un adolescente, allora non sarebbe più il Lorenzo che sinceramente mi ha quasi portato alle lacrime. E come lui, tutti gli altri personaggi di tutti i romanzi dello scrittore non sarebbero più gli stessi personaggi.

Che dire? Niccolo, io ti amo! Prendimi e portami via ancora e ancora con le tue storie!

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Commenti

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con questa recensione mi invogli all'acquisto. complimenti.
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
05 Marzo, 2011
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grazie! mi dirai... :)))
Bella recensione, scrivi bene.
Di Ammanniti ho letto la raccolta di racconto "Fango".
Saluti
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
06 Marzo, 2011
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Grazie Fabrizio!troppo buono...sono arrossita :)...
I libri (nel bene o nel male) mi appassionano...e di conseguenza ne scrivo con passione ;)
Io a questo punto di Ammaniti avrei letto tutto; e pensa che ho iniziato la scorsa estate con "Che la festa cominci" (regalatomi addirittura il Natale precedente). Non conosco propriamente il meccanismo (pur essendo di me stessa!) ma mi rifiutavo di leggere questo autore. Poi...è scoppiato l'amore e sono voluta andare fino in fondo. Se dovessi bocciarne un romanzo sarebbe di sicuro "Branchie" (il primo); se avessi scoperto Ammaniti ai suoi esordi probabilmente non lo avrei mai più letto e per una questioni di contenuti un pò vacui (sempre in base al mio modesto parere).
Ma tutto è bene quel che finisce (o inizia) bene...quindi se mai lo rileggerai ne riparleremo con vero piacere :))
joshua65
06 Marzo, 2011
Ultimo aggiornamento:
06 Marzo, 2011
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avevo già scritto che questo libro non mi aveva convinto, ma la tua recensione un po' mi riavvicina ...

grazie :-)
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
06 Marzo, 2011
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grazie a te per averla letta... :)
rispetto naturalmente anche l'opinione di chi ne è rimasto deluso o di chi lo aveva trovato poco convincente :)
fortunatamente i libri sono come le canzoni: su ognuno riescono a suscitare emozioni diverse :)
ciao :)
Non mi trovo in totale disaccordo con te.
E' solo che non sono riuscito a cogliere il momento della crescita del piccolo Lorenzo all'interno della cantina.
Nè tantomeno, ho riscontrato nell'incontro e nell'abbraccio di Lorenzo alla sorellastra Olivia il momento di passaggio alla fase adulta.
Non so se hai avuto modo di leggere la mia recensione, ma ho provato una certa "amarezza" per il mancato "affondo finale" di Ammaniti.
Buona Pasqua,
Lorenzissimo68
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