Dettagli Recensione
Imparare divertendosi
Ho cominciato ad “entrare” nel libro, a trovarlo avvincente, solo dopo le prime cinquanta-sessanta pagine, quando ho iniziato a intuirne le intenzioni, la struttura, il linguaggio. Allora ho cominciato ad affezionarmi ai personaggi, a divertirmi per il modo popolaresco, burlesco ed ironico di rinarrare la Storia, ad appassionarmi agli sviluppi della vicenda. È un romanzo colto, che presuppone un lungo lavoro preparatorio fatto di studi e ricostruzioni storiche, perciò c'è molto da imparare; è istruttivo nelle descrizioni di cose, usi, costumi, mentalità del mondo contadino tra la prima e la seconda guerra mondiale; è intrigante nel linguaggio, un simpatico impasto fra dialetti nord-orientali e italiano che viene usato dal narratore, messo in bocca ai personaggi e – con effetto umoristico irresistibile – persino ai grandi personaggi storici (da Mussolini a Roosevelt). Il finale è inatteso e piacevole. Sono contento di aver superato i pregiudizi verso un libro troppo pubblicizzato e di averlo letto. E' senz'altro un modo divertente di imparare e meditare.