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Un karma pesante
 
Un karma pesante 2011-02-27 22:07:06 alan smithee
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
alan smithee Opinione inserita da alan smithee    28 Febbraio, 2011
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una "Daria" potente

Quello che mi colpisce di piu' di Daria Bignardi e' lo stile essenziale eppure cosi' accattivante ed ironico della sua scrittura. Per un anno in famiglia siamo stati abbonati a Vanity Fair e io ogni settimana aspettavo questa rivista (per il resto patinatissima e raramente interessante) per leggere la rubrica della Daria. Ogni settimana la scrittrice ci intratteneva (penso succeda ancora oggi) con argomenti di attualita'e costume, a volte anche leggeri o lievi ma scritti cosi' bene che ho spesso provato una sana invidia (ma piu' che altro vera e propria ammirazione) per come riuscisse a scriverli con la naturalezza con cui le cose si pensano. In questo suo primo vero romanzo (il bel autobiografico "Non vi lascero' orfani" sembra rispetto a questo piu' un'opera seconda) Daria riesce a tradurre in scrittura chiara e lineare pensieri e turbamenti della protagonista (una regista italiana quarantenne ormai affermata) che sono poi le stesse incognite e dubbi che di ognuno di noi prima o poi nella vita deve affrontare. La struttura del romanzo alterna capitoli - tutti veloci e di gran ritmo - relativi alla vita odierna della protagonista, ad altri che partono dai primi vent'anni di Eugenia che fugge a Londra, poi a Milano, poi negli Usa e che dal marketing la portano quasi per caso ad affacciarsi nel mondo del cinema. Dal primo cortometraggio sulle emorroidi ai film di fiction premiati ai festval piu' prestigiosi. Ma le insicurezze di Eugenia non l'abbandonano nemmeno ora che potrebbe essere una donna realizzata. Bel romanzo, questa volta senza sopresa perche' sapevo bene quanto valesse Daria Bignardi scrittrice dopo il felice esordio dell'anno precedente.
Secondo romanzo sul cinema che affronto, subito dopo l'altrettanto bello ma diversissimo "Fare scene" di Starnone, cui seguira' (sempre casualmente e per chiudere una trilogia sul "fare cinema") un altra opera sul cinema...ma stiamo parlando di quel satanasso di Palaniuk, e ve ne parlero' piu' avanti...se vorrete.

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Non vi lascero' orfani
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Commenti

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Io leggo sempre la rubrica della Bignardi, sfoglio in fretta le prime pagine della rivista per arrivare alla sua rubrica è la prima cosa che leggo perchè mi piace molto moltissimo come scrive. Ho in casa il primo romanzo ma non l'ho ancora letto, dopo questa recensione però sicuramente leggerò questo.
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