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Tanto rumore per nulla
Doveva essere il romanzone della scorsa estate (e forse lo è stato in quanto a vendite) ma ha già intrapreso la via del dimenticatoio letterario.
Romanzo di poco pregio, andante suvvia, e pure imperfetto nelle forme. E dire che ha rischiato di vincere il Premio strega!! Lo rùbrico in quelli che io chiamo romanzi Tapis roulant, in cui ci monti sopra, corri corri, ma non fai strada. Ti tiene in forma il culo forse, ma non ti fa fare alcun passo nella letteratura. Romanzo orizzontale, moneta facile da spendere nella chiacchiera tra amici: "Cosa leggi?" "Eh, sai, sto leggendo l'Avallone, storia impegnata, parla di fabbrica, delle vite adolescenziali come sono oggi, tra sesso precoce e parole sguaiate..."
In verità la fiction domina questa scrittura a tal punto da alterarne il dato oggettivo sino a farlo scadere, in alcuni passaggi, addirittura nel kitsch.
Perciò venderà bene! Sarà uno fra i più letti, e troverà probabilmente anche una trasposizione cinematografica.
Restando negli 'stregati', trovo meritorio invece il vincitore Pennacchi, ben altro stampo di scrittore e di scrittura....
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