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Proprio bello!
“Viviamo tutti all’oscuro
di qualcosa che ci riguarda.”
Questo il fine del discorso del libro che ho appena finito di leggere.
“Le luci nelle case degli altri” di Chiara Gamberale. Primo aggettivo che mi viene in mente: originale. Sì, decisamente una storia mai letta, un punto di vista nuovo, un finale mozzafiato, una protagonista fuori dal comune e un intreccio meraviglioso.
Ringrazio chi mi ha regalato il libro! Non avrei mai immaginato che potesse piacermi! Solitamente sono legata al mondo straniero del fantasy, dell’horror o dello storico, ma questo libro italianissimo e contemporaneo, mi ha proprio stupito!
In breve, la trama narra la storia di Mandorla, una bambina cresciuta senza padre, che alla morte della madre, viene “adottata” dalle cinque famiglie del suo condominio in Via Grotta Perfetta 315, a causa di una lettera scritta da sua mamma che l’avvisa che suo padre è da cercare tra gli abitanti del palazzo.
Inizia così, tra lo scombussolamento totale dei personaggi del libro, l’avventura di vita di Mandorla. Ed è ancora così, che attraverso il suo sguardo, impariamo a conoscere i vari componenti di questo edificio, composti da una coppia gay, da un’anziana zitella, da una famiglia tradizionale, da una invece in crisi, passando tra le turbolenze amorose di una coppia che non comunica abbastanza.
La crescita, il primo amore, i pensieri profondi delineati in una struttura semplice, ma d’effetto. In questo modo l’autrice riesce a costruire un romanzo corale dove la verità e la menzogna cambiano continuamente, coinvolgendo il lettore fino all’atto finale di scoprire la tanto agognata identità di quel padre, che nel frattempo viene idealizzato.
Ripeto, originale, oltre che ben scritto, scorrevole e accattivante.