Dettagli Recensione
Il libro di nebbia.
Sono stato a Lucedio domenica scorsa.
Ho un amico a Vercelli che rasenta il confine con l'universale: io lo chiamo "il principe", ed è una specie di enciclopedia vivente della Storia Medievale. In effetti, a casa di Fabio ci sono più libri di medievistica rispetto ad una Biblioteca. Ovviamente in tutte le lingue.
Abbraccio il guru e mi lascio trascinare da lui come un bambino.
La nebbia.
La prima cosa che colpisce a Lucedio, "Principato di Lucedio", è la nebbia.
Non è come da altre parti,no. Ci galleggi, semplicemente...e d'un tratto, comprendi.
Là in mezzo tutto ha avuto inizio.
Silvano Nuvolone è un farmacista che conosce il segreto dei sogni.
Nella splendida, divina, superba Abbazia...agli inizi del secolo XIII opera un piccolo monaco. Guarda caso è l'erborista del complesso abbaziale...è Maestro Ugo.
Siamo fra Cisterciensi, uomini del Cistercium, "monaci che sono avvezzi allo pregar bono secondo Regula", ed hanno da un secolo abbandonato i benedettini cluniacensi.
Maestro Ugo, erborista.
Esistono uomini che in tutti i tempi coltivano i propri miraggi : di sole, di sasso, di sabbia, di nebbia.
Ecco, la nebbia.
AQUA BONA, questo è il sogno di Magister Ugo.
Nascosta sottoterra, tra le piante o fra le stelle...AQUA BONA.
Medicamentum...dono del Cielo.
Così un segreto di bruma si trasforma in nascondiglio agli occhi dei molti che temono...e non sanno che cosa.
AQUA BONA.
Nuvolone ci accompagna lungo i sotterranei di una mappa di vento e dolore. Il Medioevo è ricco della simbolistica più varia, più delicata, più bella.
Le cattedrali d'Europa portano inciso nela pietra il canto di un itinerario tracciato, il segno di un percorso suggerito.
Così, fra un arco rampante ed un bestiario si può trovare il simbolo del mercurio filosofale, sul Portle della Vergine il nodo sdraiato dell'infinito.
Magister Ugo, come uomo del tempo, conosce questo codice.
Ma che cosa nasconde Magister Ugo? Quale segreto? Quale tesoro?
AQUA BONA...
Nebbia.
Verrà un giorno in cui qualcuno, non si sa chi ma questo poco conta, cercherà il segreto...senza paura di superstizioni ancestrali, folli, odiose rispetto al bene,il Sommo Bene.
Ma ancora non è tempo.
Occorre una mappa per chi...avrà occhi.
Lucedio, Abbazia di Santa Maria.
Dove vanno a nascondersi i sogni?
Sotto i cappuci austeri di ombre affusolate, nel cuore di fiumi ipogei, oltre le tracce di un mitreo.
In fondo questo tesoro, Magister Ugo,lo puoi occultare dove Mithra è stato pregato. Non vinse forse a Nicea il Cristianesimo per un pugno di voti? Che importa!
Uno solo è il Signore, Ugo!
E qualcuno verrà a ricostruire la tua mappa di simboli, a cercare l'immortale colonna.
Quattro soli...mille stelle.
Prima dell'esilio, nascondi il tuo tesoro.
Arriverà quel giorno, ma ora zitto.
AQUA BONA, MEDICAMENTUM.
Nebbia.
Prima di andartene, Maestro, riconsidera il tuo proposito.
Verranno a cercare gli stolti fra spartiti diabolici e canti di sirena, verranno in molti.
Nebbia.
Avviati Magister Ugo, verso l'eternità.
Ora sì, ora.
Tutto è giusto e perfetto.
Ancora bravo a Silvano Nuvolone, ed un grazie per avermi regalato questo suo sogno.
Lo terrò caro per sempre.
Il "principe", cui ho raccontato la storia brevemente, mi prega di ricordare un suo caro conoscente che potrebbe essere stato ispiratore di un personaggio del libro di nebbia.
In memoria dunque del professor Renato Bordone, docente di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Torino, morto d'infarto a soli 62 anni nemmeno venti giorni fa.
Lo ricordo per lui con grande umiltà.
Del resto, dove saremmo senza una storia? Senza la...Storia?
Ora chiudo.
Sì, ora tutto è giusto e perfetto
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