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Niente di nuovo sotto il Vesuvio
Diego Ventre, il protagonista di questo romanzo, ricorda quei faccendieri e immobiliaristi che da alcuni anni campeggiano sulle prime pagine dei rotocalchi italiani, tutti in giacca e cravatta con l’immancabile “escort/attricetta” al fianco. Al contrario di questi ultimi, il personaggio di Cappuccio ha più charme e cultura. Conquista le donne con la lirica e la pittura oltre che con una montagna di soldi. Ma Diego Ventre rappresenta anche la “Nuova Camorra che avanza”,quella in doppiopetto, infatti di professione fa l’avvocato penalista, difende “’e megl’ fetiente e Napul’ con cinica determinazione. In realtà, durante la lettura del romanzo, scopriremo che a muovere le fila dei camorristi è lui. Intelligente, preparato,senza scrupoli, da ragazzino imberbe assassinò senza pietà l’amante della madre e poi si rifugiò in Sicilia a casa di amici e questi “amici” lo iniziarono alla Mafia. Da adulto con spregiudicata efferatezza si fece strada nei labirinti melmosi della politica italiana e della camorra organizzata.
Divenuto “amico” di un dirigente dell’Osservatorio Vesuviano apprese informazioni riservate su un'imminente eruzione dei Campi Flegrei.
Da imprenditore, fiuta l’affare, organizza con il suo “clan” il nuovo sacco di Napoli. Vende a prezzi stracciati case che sorgono nelle zone che saranno interessate dall’eruzione e acquista terreni e immobili là dove la forza della natura non colpirà. Ma anche i più scaltri tra gli uomini hanno un tallone di Achille, per Diego Ventre è Luce Sangrano, ragazza di una nobile famiglia napoletana decaduta, bella come Capri, luminosa come Positano, sensuale come Pompei, intrigante come Cuma, ma pericolosa come il Vesuvio.Un "Ritratto di donna" tradirà entrambi.
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