Dettagli Recensione
Il sangue e l'urina.
Romanzo d'esordio di Ledda e,a mio parere,il suo punto più alto per narrazione,struttura, significante.
Quando lo lessi ritrovai in questo capolavoro le stesse caratteristiche di base che avevo appena lasciato nella mia Jugoslavia, soprattutto nelle zone di alcuni villaggi bosniaci.
La costruzione dell'uomo e la sua preparazione alla vita vincolata al sangue che, come semina, bagna la fronte del vero schiavo della terra.
Echi di pater familias traslati in unità di vita e morte secondo il concetto ancora latino del basto.
L'accoppiamento con gli animali dovuto ad una tradizione arcaica di sfogo, di degradazione propedeutica alla vita adulta.
Ledda misura il suo trionfo nelle pagine mirabili dello scioglimento del vincolo, allorquando in piena visione apotropaica sparge urina sulla terra rinnegata che sta,finalmente, per abbandonare.
Non esili i richiami pavesiani.
Grande libro, meravigliosamente crudo.