Dettagli Recensione
La forza del ricordo.
Un libro molto bello.
Antonia Arslan fa rivivere a tutti noi il periodo più triste del popolo armeno.
Nel 1915 il movimento nazionalista dei Giovani Turchi portò a compimento un genocidio etnico-religioso impressionante. Gli armeni, minoranza cattolica, vennero sterminati e logorati nelle marce interminabili lungo il deserto anatolico.
La conta parla chiaro: un milione di morti.
Qualcuno disse che non c'era stato il tempo di far nulla...da un anno si combatteva la prima guerra mondiale...mica robetta...
Ma un grande scrittore ebreo, Franz Werfel,stilò il suo capolavoro proprio con l'intenzione di fermare l'orologio della Storia su questa tragedia.
"I quaranta giorni del Mussa Dagh" è il libro di riferimento anche dell'Arslan che ha il pregio, nella sua Masseria,di trasferirci il senso quotidiano del dolore.
Anni dopo, purtroppo, un lurido porco austriaco, nel preparare un genocidio ancora più titanico ebbe modo di dichiarare:"Gli ebrei?E che volete interessi al mondo degli ebrei? Il mondo ha parlato quando sono stati scannati gli armeni"?
Purtroppo, il maiale aveva ragione.