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Caos calmo
Un pò schiacciato dal gran parlare che se ne fa, anche grazie al film (non lo ho visto, e non ne posso dire, ma sta andando bene), ho preso Caos calmo di Sandro Veronesi (in ritardo di due-tre anni, certo)
Ero stanco la sera che lo ho aperto per iniziarlo. E anche un pò prevenuto (a volte, sulle cose di cui si parla parecchio, mi succede).
Bè, le prime cinquanta pagine sono filate via in un attimo, e questo mi avviene raramente.
La storia di un uomo cui capita un evento traumatico come la morte della compagna, tra pochi giorni moglie. Il giorno in cui si sarebbero dovuti sposare, c'è il suo funerale. L'evento porta il protagonista a riflettere sulla vita, sui rapporti con gli altri, con la sua bambina soprattutto.
Di queste prime cinquanta pagine l'inizio è folgorante, con il salvataggio di una sconosciuta dall'affogamento e trovo bellissima la scena in cui descrive l'uscita da scuola dei bambini.
Non sono certo io che devo far scoprire Sandro Veronesi, che è un grande autore, ma se a qualcuno fosse sfuggito il libro, come a me, mi sento di consigliarlo.
Per chi ama scrivere, mi piace citare questa sua frase:
“ La ragione per cui scrivo la conosco.
Scrivo perché mi è necessario, è una cosa mia, una funzione ormai obbligatoria del mio cervello e del mio corpo, come dormire, come sognare.
La ragione per cui scrivo quello che scrivo, invece, di volta in volta mi è ignota: ma arrivare ad affermare questo, per me, è stata una conquista. ” ( Sandro Veronesi )