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Io e te di
E' sempre un piacere quando ho notizia di un nuovo romanzo di Ammaniti. E in questo caso anche un po' una sorpresa in quanto non mi aspettavo una uscita cosi' ravvicinata rispetto alla precedente opera, risalente a neanche un anno fa.
Quello che rende a mio avviso straordinario questo piccolo romanzo e' che ho ritrovato nel giovane Lorenzo - protagonista assoluto dell'opera - me stesso ai tempi delle scuole superiori, con le mie insicurezze, le mie paure, la mia asocialita' che mi facevano rifuggire i fenomeni di massa e tendere ad isolarmi dalle grandi compagnie.
Fosse capitato anche a me quindicenne l'occasione di fingere di andare in settimana bianca per rinchiudermi in cantina con libri, fumetti e generi alimentari di fortuna e l'occasione di trascorrere un periodo insolitamente lungo con tutto cio' che mi potesse infondere sicurezza e conforto non me la sarei certo lasciata scappare. Ed e' proprio quello che fa Lorenzo, che con una certa abilita' organizzativa e grazie anche all'aiuto del progresso di fine secolo (vedi uso cellulari) riesce davvero in questa insperata audace impresa. Nasconto nella dimenticata cantina del suo palazzo, piena di vecchie carbattole della precedente proprietaria, Lorenzo intende trascorrere la prima tranquilla vacanza della sua vita. Ma il sogno del giovane nerd viene interrotto dalla improvvisa irruzione della problematica sorellastra, prima d'ora relegata da Lorenzo a figura di secondo piano, balorda e senza alcun spessore. Grazie ad una drammatica convivenza di un paio di giorni, durante i quali la ragazza tenta anche di uscire dalla tossicodipendenza, tra i due fratelli nasce quell'intesa che prima d'ora sembrava impensabile e che li unira' indissolubilmente fino al tragico epilogo, che ci fara' a rrivare ai giorni nostri.
Ammaniti anche in questa occasione si conferma lo straordinario regista dell'inquieta eta' adolescente che gia' aveva caratterizzato le sue opere migliori.