Dettagli Recensione
Non ora, non qui.
Che dire...In poche pagine Erri de Luca condensa un affascinante discorso alla madre, scevro da sentimentalismi, pieno di considerazioni così vere e toccanti che ci si sente pienamente coinvolti in quello che scrive.
Con la consueta "autenticità", de Luca ci offre squarci della sua infanzia, vissuta in un quartiere povero di Napoli, dell'adolescenza e infine della maturità con pennellate rapide e incisive.
Nulla di particolarmente originale, si dirà, ma sta di fatto che quest'autore riesce, con poche frasi scarne, dolorose, scavate nel midollo profondo del ricordo, a scatenare emozioni fortissime.
Le sue riflessioni mi suonano sempre stranamente familiari e le apprezzo proprio perché non c'è nessun intento, da parte dello scrittore, di propinarti le frasi a effetto che piacciono tanto a certi autori contemporanei.
De Luca piace o non piace, non ci sono vie di mezzo.
Spesso gli scrittori di talento sono come dei funamboli, sperimentano soluzioni stilistiche originali, cercano di affabulare il lettore, o di scioccarlo o di colpire il suo senso estetico o la sua emotività.
Erri De Luca ti affascina con la sua profondità d'animo, ma senza pretendere di fare l'artista.
E' uno scrittore onesto, che non ti prende mai per i fondelli, vero.
E a mio parere, oltre ai geni e ai funamboli, ci vogliono anche scrittori come lui.