Dettagli Recensione
Ultima favola!
Terzo ed - ahimè- ultimo romanzo fantastico. Pare che Camilleri ritenga questa trilogia la sua più riuscita opera: mi trova d'accordo!
E' una favola contadina, la storia del pastore Giurlà, che viene mandato nei pascoli a custodire la "mànnara".
Gli piace,questo lavoro, e vi si dedica con passione; la sua solitudine è compensata dall'iniziazione al sesso e dall'amicizia sempre più...profonda con la capretta Beba.
Beba è per Giurlà una capra-donna; fedele, gelosa e possessiva, instaura col ragazzo un rapporto sempre più stretto.
E' indubbio che una storia del genere non possa durare, ed infatti subentrerà un personaggio, la contessina Anita, a ...cambiare le sorti della vicenda e....
A me è piaciuto moltissimo, quanto gli altri due della trilogia.
Sicuramente è il più intrigante, con questa storia d'amore, tra Giurlà e la capretta Beba, che però riserva delle sorprese....
A parlarne in questo modo, a tavolino, sembrerebbe una faccenda "contro-natura", e in effetti un pò lo è...ma c'è la fantasia! E c'è in Camilleri, questa volta, una delicatezza di linguaggio -nel narrare l'amore- che non ho trovato in altri romanzi.
Infatti di solito è piuttosto esplicito in certe descrizioni, mentre qui si mantiene sul "soft".
Ho apprezzato alcune splendide descrizioni della natura, il confronto, per esempio, tra il cambio di stagione al mare ed in montagna: colori, profumi, immagini..
Già, perchè Giurlà era uomo di mare (addirittura pescava i pesci con le mani!!), poi diventa uomo di montagna, seguendo la "Mànnara di crape", perciò ha modo di conoscere a fondo entrambi gli ambienti.
Molto divertente anche la pagina in cui descrive il corteggiamento e l'accoppiamento delle capre; credo anche veritiero...
Infine, finale a sorpresa...si aspetta fino all'ultimo di capire come sarà "questa" metamorfosi, in che cosa consisterà....
Per i fans di Camilleri, senz'altro da leggere!