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Romanzo ameno
Premetto che adoro Guareschi, il suo stile pulito, senza tanti paroloni e, soprattutto, senza alcuna volgarità.
Una tipica commedia all’italiana, fatta di equivoci, rocambolesche avventure e tanta, tanta ironia.
La lettura scorre rapida, con alcune “intromissioni” e divagazioni dell’autore, perfettamente incastonate nella storia. Lo zio Casimiro Wonder, impone alla nipote Carlotta di sposarsi entro quarantotto ore, altrimenti diserederà tutta la famiglia. Messa alle strette, la ragazza trascina il giovane artigiano, loro vicino di casa da sempre innamorato della fanciulla, al cospetto dello zio. Il terribile figuro approva. Si ritrovano così sposati, però la famiglia, altolocata e snob, ma senza un soldo, decide che bisogna mandarlo in collegio ad imparare le buone maniere… Da qui parte un intreccio esilarante, dove si incontrano truffatori, si assistono a rapimenti, sparatorie coi finanzieri, fughe collegiali. Il tutto condito dall’insuperabile ironia e leggerezza di Guareschi “…-Carlotta! Sola nella stanza di un uomo? -Non temere mamma, non è un uomo, è mio marito.”