Dettagli Recensione
I paradossi degli affetti familiari...
Un grande classico della letteratura italiana.
Con ironia ed arguzia l'autore ci presenta la vicenda di queste due figure femminili collocate in un'altra epoca, tuttavia non troppo lontana da noi che allevano un nipote e che investono nell'affetto di lui tutte le loro possibilità ed energie...
L'ingrato nipote le spoglierà poi di tutte le loro sostanze, del loro denaro accumulato faticosamente negli anni con il lavoro di ricamatrici...per poi fuggire all'estero con un'ereditiera americana...lasciandole sole e senza una lira in tasca...
Il paradosso dell'affetto sta proprio nel costruire questa storia che prosegue fra luci ed ombre, nel rimpianto, nella nostalgia quando ormai ogni illusione fugge e tutto ciò che si credeva netto e sicuro, ha svoltato inequivocabilmente l'angolo per lasciare posto alla decadenza e alla solitudine...
La lezione di questo libro è proprio questa: non è detto che il dare tutto ci dia la sicurezza di ricevere altrettanto nell'amore, nei soldi, nella sollecitudine, nell'attenzione verso l'altro, si può anche dispensare ogni cosa per ritrovarsi poi in fondo con un pugno di mosche...
Che tristezza...
Storie di questo tipo avvengono anche oggi, in cui parenti avidi
spogliano di ogni ricchezza i poveri vecchietti, tranne parcheggiarli poi in ospedali ed ospizi perchè gli recano noie...
Un elogio quindi per lo spirito innovativo dell'autore che ha saputo raccontare una storia che può essere collocata senza problemi in ogni epoca.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666