Dettagli Recensione
Belle, le favole....
Da un pò di tempo pensavo di scrivere la mia opinione su questi tre romanzi, le Metamorfosi - di Camilleri, anzichè quelle di Ovidio- a cui certo il nostro scrittore si è ispirato.
Il primo: Maruzza Musumeci.
Storia di una donna- sirena: qui la metamorfosi.
Ero curiosa di vedere come se la sarebbe cavata il mio beniamino Camilleri, cambiando genere.
E poi le favole mi hanno sempre affascinata!
Il risultato dell'esperimento è per me eccellente.
Il romanzo si divide praticamente in due parti: la prima, in cui si narra la migrazione di Gnazio, e le vicende ad essa legate.
L'uomo torna a Vigata -la sua Itaca- ed invece di trovare ad attenderlo la sua Penelope, trova una grande solitudine, che deve presto colmare...
E cerca moglie.
Questa è la parte realistica.
Nella seconda avviene l'incontro con la bellissima -e un pò...strana- Maruzza.L'amore fulmineo .
Il matrimonio, i figli.
I compromessi , per lui che ha sempre odiato il mare, nell'accorgersi che la moglie è proprio il suo opposto, come ogni sirena che si rispetti!
Questa è la parte fiabesca, bellissima.
L'avere utilizzato il mito delle Sirene dell'Odissea per raccontarci questa favola, utilizzando il suo particolare ed efficace linguaggio, è secondo me un'ottima trovata. Pare quasi di sentirlo, Minico il contadino, che racconta il"cunto de li cunti".....
Nel romanzo, ad un certo punto, troviamo persino un certo Aulissi ( Ulisse), e poi anche Scilla!
Un felice connubio, quindi, tra realtà e fantasia , tra storia e mito, tra mare e terra.
Un riuscito esperimento, che proseguirà con altrettanto successo, nei due seguenti romanzi della trilogia!