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un "documanzo"
un incrocio fra un documentario e un romanzo: infatti non ha un personaggio definito, ma parla della gente in genere, di come sopravvivrebbe senza più petrolio e senza le comodità a cui siamo abituati. Fa una panoramica in generale, senza soffermarsi su nessuno in particolare. Da questo punto di vista sembra un documentario di Quark, quelli su popolazioni tribali per intenderci... Descrive un ritorno alla semplicità, associata NON al benessere psicofisico (come viene definita in questi tempi), ma alla pura sopravvivenza. Gli ingredienti della vita diventano solo cibo, acqua, fuoco e un riparo. L'arte di "far coe man" diventa basilare e l'arte di arrangiarsi e di accontentarsi stravolge la lista di ciò che prima era "assolutamente" necessario (telefonino dell'ultima generazione, macchina con motori sempre più potenti, case immense con almeno 4 bagni...).
Lo stile è scorrevole, anche se in alcuni tratti un pochino ripetivo. La NON presenza di un personaggio in particolare, fa si che l'attenzione di focalizzi sulla descrizione della situazione, non tanto sulle azioni o sulle parole. Da leggere, magari con figli (che hanno tutto) e con nonni ( che magari non hanno avuto nulla e se ne ricordano).