Dettagli Recensione
Lieve delusione
Purtroppo chi mi conosce sa che non vado matta per Baricco.
Eppure ho continuato a leggerlo per capire cosa ci trovassero i suoi accaniti lettori. Ebbene: "Oceanomare" è sicuramente una delle sue opere più decantate, quella di cui i baricchiani doc sanno ogni virgola, ogni frase ad effetto e via dicendo.
E in effetti c'è tutto quello che serve ad arruffianarsi furbescamente il lettore.
C'è una locanda sperduta vicino al mare, che ospita una serie di personaggi particolari. C'è il pittore che non riesce a completare il capolavoro della sua vita, la bellona misteriosa che gira sempre col suo mantello très chic, il bonaccione malinconico che non ha mai conosciuto l'amore (Bartleboom), e poi...ah, sì..l'uomo misterioso dalle mille ferite nascoste, e la principessina candida che non sa nulla della vita, ed è accompagnata dall'ironico (finalmente..) Padre Pluche.
Il mare, che dovrebbe essere il filo conduttore della storia, è solo un acquarello sbiadito.
E' bravo Baricco a "giocare" con le parole, a squadernarci la splendida descrizione marmorea di un naufragio, così finta, così patinata persino nei momenti più cupi e feroci.
Ed è altrettanto bravo a raccontarci queste storie fatate, deprivate del nocciolo pulsante della realtà, sicché ci sembrano incredibilmente distanti e nebbiose, così poco sentite.
Se vi piacciono le descrizioni sofisticate, le affermazioni esistenziali ma non troppo, le storie tragiche ma non troppo, se vi piacciono le sensazioni ovattate, attutite, trincerate sempre dietro a uno stile furbamente suggestivo e arioso: accomodatevi.
Spero che almeno a voi questa lettura lasci qualcosa: a me, non ha lasciato nulla.
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Commenti
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ad ogni modo non sarà certo la mia opinione a dissuaderli
dal leggere i suoi romanzi!
A me, purtroppo, ha deluso.
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Pensavo di essere un extraterrestre.....