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La solitudine dei numeri primi
 
La solitudine dei numeri primi 2010-11-27 23:53:35 fedi
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
fedi Opinione inserita da fedi    28 Novembre, 2010
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La superficialità dei numeri primi

Parlare e scrivere di complessità umana è un'impresa ardua e complessa.
Ammetto che il primo capitolo è disarmante e molto promettente.
Poi, il nulla.
Nel senso che è tutto molto triste, ma non c'è un reale calarsi nella solitudine dei personaggi, nel loro mondo interiore, mentale.
Quella "solitudine dei numeri primi" del titolo è un concetto meraviglioso, ma tutto cade nella superficialità con cui certe tematiche sono affrontate.
E mi dispiace dirlo, ma per parlare di certi temi, almeno un po', bisogna conoscerli.
Altrimenti è tutta "scena" e ben poca sostanza.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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gracy
28 Novembre, 2010
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Io ho un pò amato questa tristezza...de gustibus...
In risposta ad un precedente commento
fedi
28 Novembre, 2010
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Ovvio, de gustibus!!!! Lungi da me avere la pretesa che la mia opinione possa valere per tutti!!
Non so spiegarlo, ma a quella tristezza avrei voluto che si guardasse più in profondità, che se ne cercasse un senso.
Non sono riuscita ad amarla, come hai fatto tu. Ecco.
Anche io la penso come Fedi, il libro proprio non mi è piaciuto, non mi ha lasciato niente, però quando lo si recensisce negativamente si và sempre incontro a qualche commento, sicuramente è un libro che spacca in due, o lo ami o lo trovi un inutile perdita di tempo.
In risposta ad un precedente commento
fedi
28 Novembre, 2010
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Il confronto è sempre positivo, soprattutto quando si parla di un libro..E quasi tutto spacca in due: non ci saranno mai due teste che pensano nello stesso identico modo ;)
Ho scritto il mio parere perchè quella punta di delusione per questo libro me la porto dietro da un po'.. :)
Non sono pienamente d'accordo con te, nel senso che non ho visto superficialità nell'affrontare certi temi , forse un pò di (voluta) freddezza. Non so , ma credo fosse necessaria per rendere bene la diversità dei protagonisti e la loro distanza da tutto e da tutti.
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