Dettagli Recensione
Luoghi comuni in punta di lingua
Spiace che una persona con la capacità di scrittura di De Carlo, in grado di descrizioni avvincenti, sia di persone che di sentimenti, spiace, dicevo, che butti il suo talento in un libro che ricorda gli aviatori di Liala, qui sostituiti da uno scrittore.
Perchè perdere tempo e riempire quai 600 pagine per non dire nulla di nuovo? Dove è finito il De Carlo che abbiamo amato fino all'adorazione: si è trasformato in un radical-chic che parla male di Milano usando tutti gli stereotipi più comuni che poteva trovare? E' un rito di passaggio verso un rilancio o è una nuova strada cercata per dimenticare il successo (sic).
Comunque sempre il più bell'italiano, le più belle costruzioni lessicali, sei sempre grande, ma ,per favore, la prossima volta meno banali luoghi comuni: la mamma di Stefano, il grigiore di Milano, il cantante violento, il venditore di mobili, le cinque sorelle americane in giro per il mondo.......