Dettagli Recensione
Un senso 2....
Premetto che adoro lo stile della Mazzantini, e che questo, insieme a Venuto al mondo, rappresenta per me la sua produzione più felice.
Detto ciò, dopo avere letto l'opinione di Elfina, avrei potuto anche rinunciare a scriverne un commento, perchè è assolutamente rispondente alla mia!
Ma scriverò due parole in merito; mi è rimasto nel cuore!
Una storia d'amore splendida, e nello stesso tempo terribile, che ti scuote fin nel profondo...
Una storia nata NONOSTANTE TUTTO.
Il degrado materiale e morale in cui vive Italia e la differenza di ambiente, di culture, non impediscono la nascita di questo amore impetuoso , che trascende ogni buonsenso.
Questo amore che non avrebbe dovuto essere, neppure cominciare, nasce e cresce, a dispetto dei travagli interiori di Timoteo, della sua bella ed ignara moglie (che sta per renderlo padre), del suo "rifiutarlo" per poi andarlo a cercare!
A questo proposito c'è un brano che meglio di tutti mi ha reso l'idea dello stato d'animo di Timoteo.
E' un brano che ho letto molte volte, perchè lo "sento" particolarmente.
In questo brano, Timoteo ricorda quando aveva tentato di interrompere la sua storia con Italia.I suoi tentativi inutili e patetici di dimenticarla....
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Mi ero iscritto ad una palestra. Ci andavo la sera dopo l'ospedale, mi chiudevo in quel locale senza aria, in mezzo ad altri uomini incastrati dentro macchine da sforzo, e sudavo.
Sputavo sudore sulla cyclette, convinto che questo esercizio mi avrebbe aiutato ad espellere anche le scorie interne.
Facevo scattere la leva del rapporto, dovevo faticare di più, inerpicarmi lungo una salita fittizia. Abbassavo la testa, chiudevo gli occhi e spingevo i muscoli.
Tornavo a casa, svuotavo la sacca con i panni madidi per terra accanto alla lavatrice, e mi sentivo più pronto per andare di là, ad affrontare quel clima di fiaba fasulla.
La pancia di mia moglie cresceva.
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Una sera l'onda mi raggiunse potente. L'onda nera della malinconia, del disastro.
La vita mi cadeva addosso.
Non bastava pedalare nel vuoto per essere salvi.
Il male non si staccava da me, rimaneva fermo come quella bicicletta senza ruote.
Quella sera le telefonai.".
Il film è uno dei pochi , nella mia carriera di cine-amatrice, che io abbia ritenuto all'altezza del romanzo.
Che rimane comunque ineguagliabile.
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Commenti
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Rosy -Cristina
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E' bello questo confronto...