Dettagli Recensione

 
La clessidra d'avorio
 
La clessidra d'avorio 2010-10-28 09:17:11 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    28 Ottobre, 2010
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un’infinita partita a scacchi

E’ l’anno 1592 e due uomini avviano una partita a scacchi. Così comincia La clessidra d’avorio e così termina, con la vittoria del bianco sul nero. Ma, finisce veramente questo scontro, con la diciassettesima mossa con la quale l’alfiere bianco posizionato nella casella e2 dà scacco matto?
No, non termina e continuerà fino a quando l’uomo, questo microcosmo continuerà a cercare la spiegazione della sua esistenza.
La narrazione, sviluppata su tre diversi piani temporali (a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, agli inizi del XIX secolo e in epoca attuale), è tutto un susseguirsi di avventure per porre le mani sulla clessidra d’avorio, oggetto misterioso proveniente dall’antico Egitto, l’unico in grado, assieme ad altri analoghi, a misurare il tempo esattamente per consentire all’alchimista di trasformare l’infima materia in prezioso oro, ma soprattutto per ottenere quell’Elisir di vita eterna, in grado di porre l’uomo al sicuro della sua predestinata caducità.
E’ un rincorrere continuo della conoscenza, dell’esperienza, uniche a consentire il progresso in un’evoluzione delle capacità intellettive che serva a penetrare il profondo e insoluto mistero della vita.
Il diario della ricerca della clessidra tenuto dal bolognese Giacomo Bandini, colui che dà scacco al re nero del grande Paracelso, si snoda in un percorso di conoscenza che lo conduce da Venezia al Cairo, indi di nuovo a Venezia e infine a Roma, dove termina. Si intercalano fra i giorni riportati dalle pagine le avventure di due nobili francesi, padre e figlio, che, in epoca napoleonica vanno alla ricerca di un amico scomparso, in un itinerario che come, per Giacomo Bandini, troverà la realizzazione dei loro scopi a Roma, fra mille peripezie, in una serie d’avventure che non solo avvincono, ma addirittura affascinano.
E verso la fine del libro si gettano le basi di un nuovo viaggio che compiranno, ai giorni nostri, un discendente del Bandini, dallo stesso nome, e un altro di uno dei due nobili francesi, il figlio, pure lui con identico nome e cognome.
Stranezze degli autori, coincidenze artificiose? Assolutamente no; sono i protagonisti di una storia infinita, di un’interminabile partita a scacchi fra il proprio io e il desiderio di dare una risposta definitiva al perché dell’esistenza.
Questo romanzo, scritto veramente in modo eccellente, perché non è facile intercalare nella narrazione epoche diverse senza far venir meno l’interesse, è in pratica una grande metafora, un’opera che a prima vista può essere scambiata per una spy story, o per un affondo nel mondo oscuro dell’esoterismo, ma se c’è una magia qui c’è solo quella di due autori che hanno saputo creare un meccanismo perfetto ad incastri per raccontarci del desiderio dell’uomo di andare oltre il possibile, alla ricerca inconscia dell’immortalità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca