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Sfumature del deserto
Tenerezza, coinvolgimento, commozione. Queste sono le sensazioni che si provano leggendo questo romanzo della Liubicich, dove i connotati prettamente rosa sono rafforzati dalla creazione di un personaggio forte ed energico come Elena , la protagonista assoluta.
La storia narrata è quella di una donna delusa e sconfitta sul fronte più intimo, ossia quello dell'amore, quello che da senso e colore alla vita. Emerge dalle pagine una figura viva, nitida agli occhi del lettore e colta in tutte le sue sfaccettature: debolezze, punti di forza, orgoglio, insicurezze, nostalgie, paure. Ecco che con una narrazione avvolgente, l'autrice ci immerge nella vita di questa donna, percorrendo insieme a lei la lunga strada della “resurrezione”, dalla caduta e dalla fuga dal mondo, al riscatto e alla rinascita. Si avverte forte la sensazione del passaggio dal bianco e nero, ai colori in tutte le loro sfumature.
Le vicende narrate si svolgono tra Italia e Iraq, paese in cui approderà Elena al seguito di una missione umanitaria, per dare una svolta significativa alla propria vita e per cercare quell'agognato cambiamento che tra le proprie mura domestiche è difficile ottenere. Sarà proprio questa nazione devastata dalla guerra e crocevia di culture distanti dall'occidente, a vedere la guarigione dell'anima di una donna e la riscoperta di sentimenti oramai sopiti.
Buon esordio di quest'autrice emergente sullo scenario letterario italiano: pur adottando uno stile limpido e semplice, possiede una buona capacità narrativa, dando il meglio di sé nel fare dialogare i personaggi sulla scena ad un ritmo incalzante e pieno di trasporto, a volte con qualche tocco mellifluo di troppo, ma mai stonato.
Un romanzo pervaso di sano ottimismo, piacevole e rinfrancante.
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