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Vita sciteriata di Accio Benassi
Questo romanzo ripercorre le tappe della vita politica in italia dal primo dopoguerra fino agli anni '70 attraverso gli occhi di Accio Benassi.
Durante la sua evoluzione il protagonista attraversa fasi diametralmente opposte passando dal seminario, ai gruppi di estrema destra a quelli di estrema sinistra.
Ciò che stupisce è che lo fa mantenendo il suo carattere ribelle, le sue idee rivoluzionarie e la sua visione della vita politica pressochè inalterate.
Vive i passaggi storici con l'ingenuità di un ragazzo, con semplicità, senza addentrarsi in profonde tematiche politiche ma animato da un desiderio di libertà e giustizia. Per certi versi sfata il mito dell'impegno politico in quegli anni sottolineandone il lato umano che animava le masse, fatto di principi semplici, voglia di ribellione, ingenuità, paure e cultura popolare. In definitiva un quadro diverso da quello strumentalizzato dalla dirigenza dei partiti.
Emerge il confronto tra schieramenti politici opposti che in realtà si assomigliano, tra fazioni contrapposte che in fondo sono animate dagli stessi principi e dalle stesse speranze, mette in parallelo, con estrema lucidità, tre grandi fenomeni di massa come il fascismo, il comunismo e la chiesa rimarcandone le similitudini.
In tutto questo, inevitabilmente, si incastrano la storia e i sentimenti di un ragazzo di 17-20 anni, la sua famiglia, i suoi amici e i suoi amori.
Un libro che ripercorre sì la storia, ma che non può essere classificato solo come romanzo storico.