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Che la festa cominci
2010-10-04 19:16:35
patty81
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grottesco e iperrealista
il libro si ispira al primo racconto contenuto in "fango",sempre di ammaniti,anzi, diciamo che ne è una versione riveduta e corretta dove il leit motif rimane sempre la critica alla società consumistica propinata dai media.i personaggi sono perlopiù buratttini privi di ideali che si muovono in una gabbia dorata, dove lo squallore la fa da padrone,ma che importa? per esserci bisogna apparire, spendere, possedere, accoppiarsi. non ci sono vincitri nè vinti , e il finale diventa una bolgia infernale dove però esiste ancora una possibilità di redenzione...
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sì
Consigliato a chi ha letto...
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