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Malinconico...
Nuove avventure e disavventure dell'avvocato di (in)successo Vincenzo Malinconico. Attorno alla storia principale il protagonista inserisce una serie di riflessioni ed aneddoti spesso divertenti , soprattutto quando mette per iscritto il proprio pensiero senza freni accanto alle parole. I temi di contorno non sono molto diversi dai piccoli grandi problemi che ognuno di noi affronta quotidianamente (il lavoro, l'amore, la famiglia, il senso della giustizia) , tutti affrontati con una certa ironia e quel pizzico di impulsività tipiche dell'avvocato Malinconico . In qualche pagina il personaggio creato da De Silva filosofeggia un pò troppo , credo però che l'argomento principale :un padre disperato per la morte assurda del figlio vittima della camorra ma sospettato di essere ad essa colluso per una seria di fatalità, che cerca di riabilitare la memoria del ragazzo, avrebbe meritato meno superficialità perchè rischia di diventare una tragica macchietta.
La ruspante e rumorosa ironia di Malinconico non risparmia neanche il potente mezzo della televisione con tutti i suoi limiti e le sue falsità impersonate nella esilarante figura di Mary Stracqualorso, una specie di Aldo Biscardi in gonnella (ma molto peggio di lui...). De Silva si prende il rischio di tutti quelli che creano personaggi estremamente ironici , quando questi capitano nelle tragedie e le affrontano alla loro maniera , ti sembra che il loro modo di essere sia un pò fuori posto quasi che noi, un pò da ipocriti magari, pensiamo che non versino abbastanza lacrime, come se il loro senso di distacco dal dolore degli altri non sia quello che spesso "pratichiamo " egoisticamente anche noi .