Dettagli Recensione
Oleografico
"Seta" è la prima opera che ho letto di Baricco.
Non sono d'accordo con chi ha definito questa storia "patetica".
L'aggettivo "patetico" implica un eccessivo indugiare sui sentimenti umani tale da renderli ridicoli.
Invece "Seta" è una storia narrata con stile limpido, scarno, e ciononostante elegante.
Non c'è affatto un soffermarsi dello scrittore su sentimenti quali la tristezza, la nostalgia, l'amore.
Quando questi vengono evocati, in qualche modo, è proprio con la stessa leggerezza di una sciarpa di seta che ti sfiora la guancia.
E' chiaro che Baricco sappia scrivere e che sia molto furbo.
Quando lessi la prima volta "Seta" rimasi affascinata dall'essenzialità dello stile, dall'ambientazione tra Europa e Asia, nella fattispecie Francia e Giappone, in un passato lontano ma non troppo, misterioso, ma solo quel tanto che basta.
Tuttavia, alla fine del libro, non c'era modo di esprimere quello che mi aveva lasciato.
La ricerca affannosa, da parte dell'uomo, di amori irraggiungibili?...Non solo.
La solitudine di un uomo che fino a poco tempo prima aveva tutto ciò che si possa desiderare per una vita felice?
Forse.
Ma Baricco si limita a raccontare,o, sarebbe meglio dire, dipingere con perizia le sue situazioni, i suoi personaggi.
La stessa perizia di un giapponese quando deve dipingere un ideogramma.
Non sono particolarmente importanti le speculazioni interiori, o comunque, quando uno spunto di riflessione viene suggerito, è sempre espresso con una neutralità che sconfina nell'esercizio di stile.
Che dire...lo definirei ineccepibile stilisticamente ma lezioso.
Patinato senza scadere nel barocco.
Da leggere per desiderio di conoscenza e per capire l'astuzia di questo scrittore. A livello esistenziale non ti cambia certo la vita.
Indicazioni utili
- sì
- no