Dettagli Recensione
Alessandro "Ammaniti" Baricco
Dopo aver letto i libri di Baricco dal primo all'ultimo (saggi esclusi) e averli trovati straordinari, attendevo con ansia l'ultimo nato. Lo apro, lo comincio e lo finisco. Come al solito la lettura è scorrevole e si lascia leggere velocemente ma questa volta la storia mi appare strana, diversa, del tutto estranea ai mondi di Baricco.
Fin dalle prime pagine ho ritrovato un'ambientazione uggiosa di provincia tipica più di quella letteratura moderna tanto apprezzata dai giurati del "Premio Strega".
Fin dalle prime pagine non ho riconosciuto un atmosfera "Baricchiana?" fatta di mondi fantastici, viaggi fantastici, personaggi fantastici ma sempre reali, possibili.
Fin dalle prime pagine ma soprattutto andando avanti ho avuto la sensazione di stare leggendo altro, Ammaniti o Giordano.
Fin dalle prime pagine ma soprattutto alla fine sono stato colto da uno strano senso di insoddisfazione e se non fosse stato per quel suo modo di mettere una dietro l'altra le parole e di farle scorrere così piacevolmente, magari alla fine non ci sarei voluto arrivare.
Ma forse è un romanzo per chi vive in quelle vite e si sente parte di quel mondo descritto.
Un romanzo, senza offesa per nessuno, per ex adolescenti di provincia.
Indicazioni utili
"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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Grazie per il chiarimento! Miriam