Dettagli Recensione
Lessico famigliare piacevolissimo
E’ la storia vera della famiglia Ginzburg, la famiglia della scrittrice, tra Milano e Torino. La storia di una famiglia con il padre ebreo, tutti antifascisti, nel periodo tra il fascismo e gli anni 50. Una storia anche movimentata, molti di loro finiscono reclusi nelle carceri fasciste, spesso appoggiano clandestinamente esponenti socialisti (memorabile la fuga di Turati, amico di famiglia, verso la Francia, con tappa notturna a casa loro a Torino). Ma questi fatti importanti, nella loro cornice storica, rimangono da sfondo alle vicende ben piu’ intime e quotidiane della famiglia. Insomma dei pantofolai dalla vita spericolata. Come ogni famiglia, ha un lessico, fatto di frasi fatte e ripetute, ognuno le proprie. Simpaticissimo il padre, gran personaggio, con tutta la sua filosofia di vita e definizioni relative. Simpatici tutti, la madre, i fratelli e le sorelle, ognuno col suo carattere, ognuno con la sua parte di parole, definizioni, giudizi.... piano piano si entra nel linguaggio della famiglia, e, finito il libro, talvolta viene da usare qualche loro espressione!
‚’Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice e’ infelice a suo modo.’’ Lev Tolstoj.
Libro da leggere assolutamente in casa, si consiglia di attendere l’autunno per avere un’atmosfera piu’ indicata. Meglio dopo aver mangiato una pasta fatta in casa condita con olio e tartufo nero a scaglie sottili (piatto un tempo popolare), accompagnata da un vino Bonarda dell’Oltrepo pavese.
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Commenti
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Meditate gente meditate...
ciao ragazzi, grazie dei messaggi
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