Dettagli Recensione
giallo per bibliofili
Nel Medioevo furono i monasteri (soprattutto domenicani e benedettini) a farsi carico di tramandare la cultura classica. I monaci, come e' risaputo, trascrivevano opere che altrimenti sarebbero andate perdute. Trascrivevano, per un senso generale di rispetto, anche le opere greche e latine classiche, pur essendo opere precristiane e talvolta non proprio in linea con gli insegnamenti cristiani. Spezzo quindi una lancia a favore della Chiesa di allora (o meglio dei monasteri), e' grazie a loro se e' giunta ai tempi nostri la maggior parte delle opere classiche.
E' chiaro che spesso sorgessero dubbi e conflitti sull'opportunita' di tradurre o meno certe opere.
L'ambientazione e' estremamente suggestiva (un monastero, la sua biblioteca, le sue stanze, i corridoi). Il conflitto quotidiano tra ragione e religione, tra istinto e peccato. La grande capacita' narrativa di Eco rende estremamente piacevole questo giallo. Anche il finale lascia pensare. Sicuramente il piu' bel libro di Umberto Eco.
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fantastico davvero!