Dettagli Recensione
Numeri primi o numeri anonimi?
Un romanzo bellissimo, scritto con chiarezza espressiva, dettagliata caratterizzazione dei personaggi e approfondimento tematico.
Che cosa significa essere numeri primi? In essi si può identificare una certa duplicità: da una parte l'eccezionalità nell'esistere, dall'altra la difficoltà ad integrarsi nell'ambito sociale. In Mattia e Alice questa eccezionalità è accentuata dalle vicende personali, che hanno creato in loro una sofferenza intensa; nello stesso tempo sono riusciti a sviluppare superiori capacità intellettive ed una sensibilità al di sopra della media. I cosiddetti "normali" li emarginano per paura, invidia od altro. E poi com'è possibile per Mattia ed Alice soffermarsi su temi banali o superficiali, mentre le loro anime sono scosse da forti inquietudini e vorrebbero trovare qualcuno con cui instaurare una comunicazione del profondo, che permetta ad essi di trovare il vero senso della vita e di sfuggire ai fantasmi interiori? Questi numeri primi sono destinati ad incontrarsi e in loro nasce la speranza di poter scacciare le paure, donandosi. Così non è, ma a me piace pensare che in questa società per tanti versi troppo omologata possa trovare posto anche chi si distacca dall'ovvio e voglia far valere la supremazia dell'interiorità. E' meglio essere numeri primi o numeri anonimi?