Dettagli Recensione
Delusione
Il libro di Lattanzi dovrebbe essere titolato Delusione, non Devozione. La delusione è infatti ciò che si esperisce leggendolo, un coacervo di luoghi comuni sulla tossicodipendenza da eroina, del tutto già sentito, visto, letto. I richiami a tanta letteratura anni '70 sulla cosa sono anche palesi, non mistificati, ma danno, se possibile, ancora più fastidio. Un libro inutile, ove non vi è esplorazione interiore, se non assai superficiale, non vi è ricerca dei motivi, se non abbozzando una tardiva e alquanto affrettata e stantia rivendicazione sulla mancanza di dialogo con la madre. Un racconto vieppiù infarcito di una storia strana, incompleta, anch'essa inutile, che vagheggia i contorni del giallo senza mai neanche avvicinarvisi. L'unica cosa, paradossale, che questo libro trasmette è che la tossicodipendenza da eroina è proprio da emarginati, da relitti umani, da gente che non ha niente da dire/dare, che è proprio meglio non occuparsene.