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Gli angoli remoti del presente
 
Gli angoli remoti del presente 2010-06-25 13:52:29 Loretta Spano
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Loretta Spano Opinione inserita da Loretta Spano    25 Giugno, 2010
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Coinvolgente




Nel leggere il romanzo si contrappongono due realtà: la prima è grigia, buia, lenta, dominata dall’apatia, dalla paura, dalla rabbia e da false illusioni di felicità; nella seconda predominano ritmi più armoniosi, i colori sono più brillanti, i sentimenti dominanti sono la gioia, l’entusiasmo, la curiosità, e la pienezza della vita umana che ha modo di manifestarsi.
La prima è la realtà dei nostri giorni, la società occidentale che ha fatto del consumismo, dell’immagine e dell’efficientismo fine a sé stesso i falsi miti da seguire. I genitori e gli insegnanti, che dovrebbero avere il compito di educare, e dovrebbero farlo mostrando la realizzazione della propria vita e accogliendo i propri figli, in questa società non lo fanno. Sono essi stessi inconsapevoli dei propri bisogni, e frustrandoli continuamente nel tentativo di adeguarsi al sistema, inviano ai propri ragazzi gli stessi messaggi che inviano a sé stessi: non essere tè stesso, non entrare in intimità con gli altri, ma sforzati, sii forte e perfetto nell’adeguarti ad un modello di uomo che basta a sé stesso in quanto possiede tutto ciò che gli occorre: successo, potere, denaro, beni materiali. Il sistema basato sul mercato è fondamentalmente innaturale, alle dipendenze di una struttura totalitaria di potere, che ci vuole tutti uguali, conformati, prevedibili e confusi nella massa. I portavoce di questo sistema nel libro sono soprattutto gli adulti, che hanno smesso di sognare e sono sordi ai bisogni dei propri giovani, oltre che qualche ragazzo che ha la mente offuscata dai falsi miti. Roberto, un adolescente che parlando in prima persona rappresenta i giovani immersi in questa società, descrive minuziosamente le fatiche del crescere, dell’imparare, del confrontarsi con gli altri e con sé stessi, le incomprensioni, le alleanze, i conflitti tra pari e le trascuratezze da parte degli adulti. In una scuola e in una famiglia nella quale le regole sono dettate dal sistema consumistico i ragazzi affrontano continuamente quelle sottili e a volte esplicitamente pesanti disconferme che colgono impreparati ad ogni età, ma che giungono come un dardo mortale quando si è inesperti e non ancora adulti. Roberto percepisce quella costante e diafana ironia che genitori e insegnanti usano velando ogni sguardo e ogni parola quando comunicano con i ragazzi con un impenetrabile pellicola falsante le loro reazioni, quella perenne malinconia che pervade questi ultimi quando si sentono invisibili, pur consapevoli dello spazio fisico occupato dal loro corpo, quasi un faraglione battuto dalle onde del mare che colpiscono e fuggono, percuotono e si ritraggono, biancheggiano e scemano nell’anonimato che omologa rispetto alla loro immobilità che distingue. Con lo sguardo di adolescente focalizzato su sé stesso e sul gruppo dei pari, egli da dimostrazione di aver appreso, in casa e a scuola, il disvalore dell’indifferenza alla persona, e lo fa sia nei propri confronti, obbligandosi a fare qualcosa che non desidera per compiacere qualcun altro, sia nei confronti di chi viene nel modo più esplicito e violento, schiacciato e umiliato da altri.
Nella realtà “di colore blu elettrico su sfondo nero” irrompe Oscar, un giovane uomo che a questa realtà non vi appartiene. Egli vive nei boschi, e ai falsi miti della società che tenta di fare dell'uomo un essere omologato, contrappone i valori della natura che non è mai omologata ma varietà e singolarità, dalla quale è possibile apprendere l’evoluzione che poggia sulla varianza.
La natura è un sistema che ci vuole tutti diversi e per cui ogni essere umano è una singolarità originale e inesausta. Non cercare un punto di appoggio nella storia o fra gli uomini, ma cercarlo in sè stessi: questa è la strada che indica Oscar, il graffitaro gentiluomo che, a differenza degli adulti massificati, più attenti alle regole del sistema che ai ragazzi, sa leggere nell’ animo di questi ultimi ed essere per loro una guida coerente, oltre che un “porto sicuro”, presente quando loro ne hanno bisogno. Con l’arrivo di Oscar i colori della realtà personale e sociale prendono vita diventando sempre più brillanti e accesi: i giovani costituiscono un movimento che si estende, e man mano che cresce aumenta in loro, fino ad esplodere, la voglia di sperimentare, di mettere in discussione le regole apprese e di vivere. La rabbia che di questa voglia di vivere è l’elemento propulsivo, ora è costruttiva, viene agita sugli adulti e sull’intero sistema che a loro appartiene per abbatterlo e crearne uno nuovo. Essa rappresenta, metaforicamente, la sana rabbia dell’adolescente che vuole costruire una propria Identità autonoma. Solo attaccando e “facendo morire dentro di sè” il vecchio genitore, che sino a quel momento è stato messo dal figlio sul piedistallo in modo acritico e tipico del bambino, il ragazzo può “separarsi” psicologicamente da lui. Molti genitori al giorno d’oggi non si vogliono separare dai figli; sono genitori che non si prendono cura di sé, stressati, frustrati, anestetizzano il senso di solitudine e il non senso della propria vita, dicendosi che devono essere sempre fisicamente presenti per il figlio, dandosi da fare per occuparsi di lui anche quando lui può occuparsi di sé stesso. Sistema che tarpa le ali in modo invadente, imponendo delle norme che sono rigidamente esterne alla persona, impedendole la propria individuale autorealizzazione. Il percorso di Gioventù Ideale è un percorso di crescita che rispetta la libertà di ognuno e porta allo sviluppo dell’ Identità. Oscar va a toccare le corde più profonde dell’animo umano, stimolando la persona a coinvolgersi in modo crescente nell’ascolto dei propri bisogni, a riflettere in modo critico sulle regole esterne e a crearsi nuove norme interne, protettive e rispettose di sé e degli altri, e ad applicarle. L’Arte è il mezzo per raggiungere tale scopo, e ogni persona può scoprire la propria attitudine per almeno una delle varie forme d’arte. Lo Sport, il legame profondo con la natura e la scoperta delle proprie radici facilitano ulteriormente tale processo di crescita. Gli uomini e le donne che si “Individuano”, assieme costruiscono una società profondamente differente, e alternativa a quella vecchia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Chi apprezza Herman Hesse, Eric Fromm...ma anche a chiunque voglia leggere un buon romanzo.
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