Dettagli Recensione
"Ecco fai conto che l'acqua è la luce. Uguale."...
Incuriosita per la trama, fra l'altro anche finalista al premio Strega. Appena ho finito di leggerlo, non ho potuto notare che il clima che si è instaurato tra me e la lettura si è sempre mantenuto costante, di malinconia e drammaticità assieme. In silenzio ho condiviso la storia senza giudicare, senza voler togliere o aggiungere quello che magnificamente l'autrice ha voluto raccontare. Storie di italiani, di milanesi e dintorni, la città e la campagna, adulti come tanti che hanno ideali politici contrastanti e profondi, la guerra, la fame e la dignità. Lorenzo uomo dolcissimo, Prisca oh...dolce Prisca, Alessandra la saggia, Pietro, Anna, Lucetta e sopratutto Lena. Giovanissimi protagoniti innocenti che toccano il cuore con le loro storie ed i loro pensieri in un mondo di adulti provati dalla guerra.
"Le stelle sono come piccoli buchi nel cielo da cui passa una luce forte".
Lena è la protagonista, che porta dentro il male da sempre e tutto il nero che sovrasta la sua vita e con disinvoltura cattura quella degli altri, sprattuttto di chi l'ha veramente amata, Lorenzo in primis. La figlia Prisca, riesce fin dalla sua nascita a svincolarsi da questo sentimento, non ama la madre, ma le riesce altrettanto difficile potersi svincolare da lei, fisicamente e psicologicamente, una donna così corroborante e distruttiva che completa la sua opera con la più brutale strategia di "amare" che conosce. Nessuno conosce i suoi segreti, solo il lettore.
...Dopo il silenzio, qualcosa di penetrabile, di liquido.