Dettagli Recensione
Ti prendo e ti porto via
Di Ammaniti avevo letto solo Io non ho paura, ma dopo "Ti pendo e ti porto via" adesso sto divorando anche "Che la festa cominci".
E' un libro bello, scritto con uno stile molto diretto che credo sia il tratto che più distingue Ammaniti. Così come “Io non ho paura”, anche questo romanzo è molto duro, pervaso dall’inizio alla fine di tanta amarezza nel raccontare le vicende di un ragazzino bollato come caratteriale solo perché sensibile, introverso e con una famiglia disastrata alle spalle, di un playboy che, oltre a rovinarsi la vita perso dietro ad una insulsa valletta, distrugge anche quella dell’unica donna che abbia mai davvero amato e di altri personaggi che sono un po' lo specchio dell'Italia contemporanea.
L’ho trovato molto coinvolgente, a volte fin troppo esplicito, ma di una intensità incredibile.
Mi sento di consigliarlo a tutti, perché ritengo che Ammaniti sia uno di quegli scrittori che valga davvero la pena almeno conoscere.