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Come peggiorare
A questa recensione non voglio essere ironica, ma è indubbio - credo e spero - agli occhi di chiunque ne capisca ancora qualcosa di letteratura che questo è tutt'altro che un libro dal valore di diciannove euro.
Premessa: ho letto il primo libro della saga Fifty Shades of Grey quindi, per mia gioia, sono in grado di fare un confronto tra i due.
Al suo corrispettivo "originale" avevo dato una recensione abbastanza negativa, sotto tutti i punti di vista, insomma per me era e rimane carente.
A una mia cara amica questi libri piacciono tantissimo e non ha aspettato un attimo a prestarmi Grey. E, annuncio, che per me è stato pesante... dieci volte più del precedente.
Come sapete tutti questo libro si pone l'intento di mostrare il punto di vista di Mr. Fifty Shades, un ricco milionario statunitense che manco a trent'anni ha già un impero di Qualcosa. Insomma, la James nel primo libro evita accuratamente - a ragione - di spiegare la nascita di questa grande Aziendona, ma soprattutto come sia possibile il successo di questo giovine. E' vero che la storia è d'amore e alle ragazzine di tredici anni con gli ormoni a palla di come sia arrivato lì frega ben poco, ma bisogna giustificare ciò che accade, no?
Beh, "speravo" in questa versione di trovare finalmente la chiave di tutto, ed invece nada. Anzi...
Dato che è la rielaborazione di qualcosa di già visto per non scadere nel noioso e nel ripetitivo un autore serio dovrebbe puntare su una profonda analisi psicologica del personaggio a cui è affidato il pov. Nada. La storia si basa sui dialoghi tra i due e i fatti che avvengono tra di loro: la stragrande maggioranza è roba già vista e letta nell'altro libro. Il tutto intervallato da qualche azione di lui - "la guardo", "mi sposto", "le dico di". Uno s'aspetta ben altro. E quei pochi attimi in cui esprime i suoi pensieri.... scappi chi puo'. Era meglio che non vi si dasse voce.
E' riuscita a "rovinare" un personaggio e andare contro tutto ciò che aveva raccontato di lui nell'altro libro, facendolo risultare nient'altro che un ragazzino idiota con seri complessi mentali che è convinto di essere Dorian Grey ma che invece ha solo il pisello fremente (scusate l'espressione). E' solo un ragazzo che si atteggia a padrone del mondo e a strafigo spaziale senza cuore quando poi è come quei ragazzetti con le sigarette in mano che vanno con i pantaloni sotto il sedere. La differenza? Lui è in completo e loro no. L'unica cosa che "teneva in piedi" la storia era proprio l'anima tenebrosa del protagonista, e James è riuscita a prendere a martellate anche quella, il tutto magari per renderlo più appetibile alle bambinette (non che tutti quelli a cui piaccia il libro lo siano, tengo a precisare).
L'unica parte che - devo dire - mi è piaciucchiata è quella dei flashback: quelli devo dire che sono abbastanza interessanti e ovviamente sono l'unica ventata di novità all'interno di quelle benedette cinquecento pagine e più, che proprio a volerlo si potevano ridurre ad una sessantina. Infatti altro punto debole è l'ingiustificata lunghezza del tutto, e secondo me c'è lo zampino di qualcuno della casa editrice. "James, allunga la brodaglia": E James così fece.
Insomma, se prima ero in modalità "no", ora "no, no, no, no".
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Commenti
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Bella stroncatura. Difendiamo la Letteratura ( quella vera)!
Non sono una persona che solitamente afferma "eh, si stava meglio prima", e credo che libri-spazzatura siano stati creati in tutte le epoche: in certi casi i libri vengono rivalutati con il tempo in modo positivo, in questo caso spero avvenga il contrario e che non trovi spazio nei futuri libri di letteratura mondiale.
Povero Romanziere! E tua mamma come ha reagito?
Si, Emilio, sono con te.
«Non si può chiamar fiorente la cultura d'un epoca quando ella vanta soltanto qualche grande scrittore; ma bensì quando oltre i rari ottimi, ella ne possiede molti buoni, mediocri moltissimi, cattivi pochi; e v'aggiunge infiniti lettori giudiziosi. Solo allora si forma, dirò così, un'invisibile catena d'intelligenza e di idee tra il genio che crea e la moltitudine che impara; si sente e si indaga il bello con più profondità; i falsi giudizi sono più facilmente combattuti; ai veri grand'uomini è concessa la gloria e agli ingegni minori la fama.»
Ecco secondo me la corrente letteratura si è stabilizzata all'opposto di tale concezione-condizione e non so come si possa tornare indietro.
Alleggerendo il discorso, mia madre è rimasta particolarmente delusa, si aspettava una narrazione godevole e ha ricevuto un libro in cui solo i protagonisti sono intenti a godere, fisicamente.
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Io sono ancora traumatizzato per aver regalato (con superficialità lo ammetto) il primo libro a mia madre per natale, pensando si trattasse di un best-seller drammatico-sentimentale...