Dettagli Recensione
Grey di E.L James
Avendo letto, a suo tempo, i tre libri della trilogia, ero molto curiosa di conoscere il punto di vista di Cristian Grey (anche se già sapevo che i dialoghi e il romanzo sarebbero stati la ripetizione esatta di un deja lu). Inizio dicendo che il romanzo è veramente troppo lungo e ripetitivo, che se avessi una figlia adolescente le proibirei tassativamente di leggere un libro "giurassico" che parla della donna vista solo come oggetto e di un uomo che decide di lei e del suo destino. Non tanto per le parti relative al sesso, perché ritengo che fra due adulti consenzienti a livello sessuale si possa fare tutto ciò che si sente giusto e adatto a sé (anche se, in questo caso, i due adulti non sono proprio consenzienti). Infatti vediamo Anastasia, che all'inizio del libro, a 21 anni era ancora vergine e che tutto a un tratto diventa la dea del BDSM, disposta ad avere svariati rapporti sessuali "particolari", pur di compiacere l'amato miliardario psicopatico. Lui, che dal momento che Anastasia esce dal suo ufficio, inizia a indagare su di lei, sulla sua vita privata e sui suoi spostamenti (con la mente malata degna di un perfetto stalker). I suoi dipendenti che, va bene che saranno pagati fior di quattrini, ma non fanno una piega alla vista dei comportamenti malati del capo, anzi li assecondano (compresa la governante di mezza età che si prende cura, con nonchalance, della "stanza dei giochi" e di tutto quello che contiene senza battere ciglio). In Grey vediamo un uomo d'affari che, secondo me, passa più tempo a fare jogging (quante corse si fa Cristian Grey durante le 582 pagine?) e allenamenti sfiancanti, che quelle trascorse a lavorare. E poi, dopo tutti quegli allenamenti, riesce ad avere tre-quattro rapporti sessuali di fila, senza morire stramazzato al suolo (non mi sembra di avere letto, nel romanzo, che ricorra ad aiutini...) In Anastasia troviamo la tipica rappresentante del "io ti salverò", che si fa abbordare dal pazzo scatenato e farà di tutto per cercare di redimerlo (anche se, assecondarlo nelle sue innumerevoli pazzie, non penso sia il metodo giusto), una ragazza che ha seri problemi di alimentazione, al limite dell'anoressia (in alcune parti non mangia da più di 24 ore), che accetta qualsiasi comportamento di lui senza pensare di scappare a gambe levate (pur essendo una ragazza moderna, che si laurea con i massimi voti). Insomma: un romanzo un po' fantaerotico, dove le uniche scene interessanti sono quelle in cui Grey suona il pianoforte e lei arriva semi-nuda in piena notte a sentirlo suonare, lui che la porta a fare un giro in elicottero e sul suo aliante, facendole provare emozioni nuove ed eccitanti (molto più eccitanti di quando la prende a cinghiate), o quando le fa svariati e costosi regali, viste le infinite possibilità economiche (un po' alla "Pretty Woman"). In tutto questo, l'unica cosa che mi ha stupita, è l'amore che lui prova per lei fin dal primo incontro (che invece nella trilogia non si era capito), lui che la pensa in continuazione sperando che Anastasia resti e non se ne vada, lui che ha un bisogno fisico di questa donna che vorrebbe redimerlo. Insomma: lo consiglio a chi ha letto la trilogia per vedere anche il punto di vista di Cristian Grey, avvisando che state per leggere un romanzo per niente eccezionale.