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Nessun uomo è un’isola
Come giudicare questo libro, tanto amato quanto odiato da milioni di persone? A questo punto giudicare sembra quasi come schierarsi con una delle due “fazioni”.
Per quanto mi riguarda, posso dire che ha piacevolmente impegnato i miei viaggi con i mezzi pubblici nei tragitti casa-lavoro-casa. Avevo quasi un appuntamento quotidiano con i personaggi; affondavo lo sguardo tra le pagine e, riemergendo, mi trovavo “un attimo dopo” dall’altra parte della città.
Ho apprezzato la scorrevolezza, il tono confidenziale, intimo, schietto. Anche se parliamo di un romanzo erotico, con tante scene di sesso, sempre diverse, intrise ogni volta di nuove emozioni, gioie, paure, ciò che reputo più interessante è la descrizione dei pensieri, delle sensazioni, dei risvolti psicologici legati alle azioni, alle scelte.
Penso che sia stata un’esperienza comune a molti lettori tifare per i personaggi, per la loro storia; rivolgere a se stessi tanti interrogativi, cercare nel proprio passato esperienze simili. Io personalmente mi sono ritrovato in alcune situazioni descritte, secondo me anche bene, nel libro. Prendiamo il volo in aliante. Ho pilotato aerei da turismo per tanti anni, effettuato tanti battesimi dell’aria, affidato i comandi a coloro che a loro volta avevano affidato a me la loro vita … vivere con loro le emozioni di un volo tranquillo arrivando, solo in alcuni casi, a sensazioni forti quali ritrovarsi, ad esempio, in assenza di peso. Non ho mai inseguito l’alba come i nostri protagonisti ma, alcune volte, sono fuggito dalla notte attraverso le ultime luci del tramonto. Ho apprezzo in merito la descrizione dell’entusiasmo spensierato di lui e le emozioni forti, originali, particolari, provate da lei.
E’ un libro scorrevole, pieno di frasi semplici, comuni, che rendono bene il concetto, che sanno far ridere a volte. La storia ti avvolge e ti trascina; ha anche la potenzialità, secondo me, di attirare i giovani verso la lettura, grazie all’uso di un linguaggio al passo con i tempi, con la quotidianità e la tecnologia; contiene sms, email e con quest’ultime la scrittrice sa giocare bene; l’oggetto e sempre appropriato, spesso divertente e arriva anche a personalizzare la firma, posta alla fine.
Buono l’altalenarsi e a volte il conflitto, tra le frasi pensate e quelle pronunciate.
Ci sono molte frasi che mi hanno colpito: ne riporto soltanto alcune:
"La sua lingua accarezza il mio nome"
"Lei è cresciuta sicura di se e del proprio posto nel mondo"
"Piango per aver perso una cosa che non ho mai avuta"
"Strofino una macchia immaginaria sulla coperta di mia madre"
"Nessun uomo è un’isola"
"Siamo a casa … ed è una frase così affascinante, così piena di possibilità"
L’unica frase con la quale, da buon ballerino, non concordo è: “Mai fidarsi di un uomo che sa ballare”.
Concludo con una domanda: quanti di voi hanno cercato in rete le canzoni citate nel libro?