Dettagli Recensione
Cinquanta sfumature di niente
Come molti, sono stata incuriosita dall' (inspiegabile) successo del libro. In un momento di calma letteraria, l'ho trovato e ho provato a leggerlo.
Le prime constatazioni che posso fare sono:
1) la cosa migliore del libro è il titolo;
2) per fortuna che non l'ho pagato ma ne sono entrata in possesso attraverso amici.
Non mi aspettavo certo il gran romanzo dell'anno, sia chiaro. Conoscevo a grandi linee la trama e non mi turbavano, badate bene, né il continuo riferimento al sesso, né le esplicite scene di sesso né la proposizione del solito cliché in cui la donna semplice, ingenua, vergine, si invaghisce dell'uomo brutto, ricco e cattivo.
Se ben scritto e ben argomentato, qualsiasi tema, anche dei più banali puà restituire un prodotto buono o gradevole.
Bé, questo libro non è né BEN SCRITTO né BEN ARGOMENTATO.
Lo stile è pessimo, noioso, poco scorrevole e ripetitivo. Ripete allo sfinimento delle scene o delle frasi sostanzialmente inutili (alla fine avrei voluto prenderla a schiaffi Ana, con questo tic di mordersi il labbro o di notare senza alcun nesso con le vicende che stavano svolgendosi quanto Grey fosse bello). I personaggi sono sostanzialmente macchiette, burattini che servono all'autrice a raccontare la "storia" di sesso spinto che interessa Ana e Grey. Che poi, una gran storia non è! Alla fine mi ritrovavo a saltare le parti di sesso perché erano tutte maledettamente uguali alle altre. Ho letto fan fiction in cui il sesso è raccontato in maniera egregia, coinvolgente, niente a che vedere con le pagine "erotiche" delle 50 sfumature.
Ho letto libri che si definivano tutto ma non erotici che erano molto più erotici di questo qui!
Grey propone un modello di relazione malato, sbagliato, ed è una creatura irritante ai limiti del criminale sessuale, ma è la sua è l'unica storia che, arrancando, l'autrice tenta di indagare. Ed è una storia quasi interessante.
Solo che si perde nelle banalità, nelle ripetitività e nella noia di cui il libro è intrinsecamente intessuto, che non vede crescita alcuna dei suoi protagonisti, che rimangono relegati in una serie di schemi e cliché che escludono una loro possibile maturazione.
In questo Grey è l'unico dinamico della situazione, ma i suoi cambiamenti non sembrano tanto frutto di una maturazione, di una crescita, di una riflessione, quanto gli spasmi di uno schizofrenico o di un bipolare.
In sostanza, il libro mi ha sostanzialmente annoiato, tanto che non sono riuscita a finirlo e l'ho abbandonato a pochi capitoli dalla fine senza rimorso alcuno.
Non l'ho trovato eccitante né scandaloso né eccessivamente brutto.
Però è noioso e mal scritto, non credo valga la pena di perderci un solo pomeriggio.