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A nudo per te. Crossfire Trilogy
 
A nudo per te. Crossfire Trilogy 2015-01-11 14:48:38 Giulia
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
Opinione inserita da Giulia    11 Gennaio, 2015

Un trita e ritrita di casi umani

Parto col dire che ho letto la trilogia di Cinquanta Sfumature quest'estate, mentre attraversavo un momento estremamente difficile e che ha abbassato notevolmente i miei standard oltre che la mia capacità di giudizio. Fortuna che sono rinsavita, e posso finalmente affermare che la capacità di scrittura di E.L. James è pari a quella di un'adolescente semi-analfabeta: stile banale, dialoghi piatti, approfondimento psicologico pari a zero. Ora, vi chiederete perché questa digressione su Cinquanta Sfumature, visto che parliamo dei "romanzi" della Day. Ebbene, francamente penso che il plagio sia già di per sé sinonimo di pochezza... se poi viene commesso nei confronti dei libri della James, peggio mi sento. Come si può copiare qualcosa di brutto e riuscire a renderlo ancora più brutto? Onore al merito: Sylvia Day ci è riuscita.
Partiamo dalla trama [Avviso: possibili accenni di SPOILER]: Lei, Eva Tramell, è una giovane donna che trova lavora presso la Cross Industries e che, come nella migliore delle favole, s'imbatte in Gideon Cross, un supermiliardario, figo pazzesco, avvolto da un imperscrutabile alone di mistero. E già questo la dice lunga sull'originalità del racconto (ho avuto almeno una decina di migliaia di déjà vu, leggendo). Ovviamente c'è il colpo di fulmine da entrambe le parti: lei perché si eccita di fronte a qualsiasi uomo di bell'aspetto (farà fatica a tenersi le mutandine addosso anche quando avrà a che fare col suo ex, Brett Kline, una rock star che l'aveva trattata da schifo in passato, ma che grazie al suo physique du rôle disseminato di tatuaggi era in grado di farla vacillare); lui invece non si capisce perché, visto che fino a quel momento aveva avuto il chiodo fisso per more dal corpo statuario (la sopracitata Eva è invece una frizzante biondina, minuta e formosa). Dopodiché la storia proseguirà con accoppiamenti animaleschi ogni tre per due, il tutto condito da pensieri e frasi al limite dell'osceno (non sono una bigotta, solo non trovo nulla di sexy o vagamente eccitante in dialoghi degni del peggior film porno amatoriale). Come ogni mediocrità che si rispetti, per spiegare atteggiamenti altrimenti ingiustificabili, ci si butta in mezzo un passato difficile: lei abusata da bambina con tanto di aborto spontaneo del figlio del suo stupratore, lui pure abusato da un collaboratore della sua psichiatra, un padre suicida et voilà, ecco che così da mezzo, lo spessore di questa storia si alza di un millimetro! Peccato la superficialità introspettiva con cui si affronta l'argomento, oltre che la contraddizione costituita dal fervente appetito sessuale di questi due tizi che sembrano tutt'altro che traumatizzati (l'unico tabù per lei è il farsi legare, e desisterà pure abbastanza facilmente su questo fronte, più in là). Ma si sa, i casi umani fanno tendenza; in Cinquanta Sfumature la James ha quantomeno compiuto un (flebile) tentativo nel marcare il disagio di Christian Grey nei confronti del suo oscuro passato. In definitiva possiamo dire che Sylvia Day ha sfruttato tutte quelle caratteristiche che paiono ormai indispensabili per gran parte del genere femminile: un uomo superdotato (perché le misure contano), bellissimo (perché anche l'occhio vuole la sua parte), disturbato (perché siamo tutte affette dalla sindrome dell'infermierina) e ultraricco (perché così possiamo fare le mantenute e al contempo fingerci sprezzanti verso il denaro di un uomo tanto smanioso di subissarcene).
Continuo con i personaggi:
Eva Tramell: una donnina dalla volontà solida quanto un castello di sabbia, che tira fuori il carattere solo finché Gideon non tira fuori qualcos'altro... A buon intenditor poche parole. E a tal proposito, le sue introspezioni vertono per il 95% intorno a quel qualcosa, il 5% restante intorno ai suoi addominali scolpiti, bicipiti gonfi e a quanto sia arrapante la sua aria da "uomo d'affari".
Gideon Cross: avete presente Christian Grey? Ecco, uguale, cambia solo di poche sfumature (forse non ne ha 50, ma 49). Tipico belloccio, pieno zeppo di soldi a soli 28 anni (io ne ho 23 e sto ancora studiando e cimentandomi in un paio di lavoretti mal pagati, devo iniziare a farmi qualche domanda) e intimamente premuroso, ma quest'aspetto riuscirà a tirarlo fuori solo Eva, ovviamente, sennò che bello c'è? Poi da uomo di potere qual'è, tampina lei con ogni mezzo a sua disposizione,sa dove e con chi si trova in qualunque momento, ma visto che è un bonazzo con i soldi la cosa non è inquietante, anzi: significa che la ama tanto. La ama al punto [SPOILER! L'ho già detto prima, ma lo ripeto] da uccidere con premeditazione. E questo non ha fatto altro che rendere questa storia da deviata (perché il legame tra questi due solo così si può definire) a raccapricciante. Sì, perché tornando al discorso di prima, da annoverare tra la serie di caratteristiche ideali che un uomo dovrebbe poter vantare c'è anche l'essere maniacalmente geloso, iper protettivo/ossessivo, e anche un potenziale killer qualora la nostra reputazione rischi di venire infangata. E in questo frangente, Gideon Cross ce l'ha tutte. Senza contare che è l'unico uomo al mondo che non sa neppure cosa sia il "periodo refrattario" seguente alla fase post-orgasmica. No, lui potrebbe stare con l'alzabandiera anche per 24 h consecutive; se dovesse assumere del viagra dovrebbe chiedere il porto d'armi.
Cary Taylor: dunque, questo è il personaggio più idiota in cui mi sono mai imbattuta. E' una specie di modello bisessuale che si fa qualunque cosa respiri, anch'esso abusato (a quanto pare l'abuso ti spiana la strada verso una proficua vita sessuale,stando a ciò che scrive la Day) che a un certo punto si cimenta in una relazione che oscilla tra le cosce di una spregiudicata modella di nome Tatiana e quelle di un dolce e riservato ragazzo, Trey. Povero Cary, vorrebbe avere qualcosa di serio con quest'ultimo, ma è bisessuale e ha bisogno tanto di "monti" quanto di "valli", quindi continua a barcamenarsi tra i due, con tacita e dolorosa accettazione dell'innamorato Trey.
Monica Tramell Stanton: allora, questa è l'improbabile madre di Eva, un'arrampicatrice sociale che ha rifiutato di stare col padre di sua figlia perché è un poliziotto e quindi non guadagna abbastanza per mantenere i suoi lussuosi standard, e si è quindi poi sposata con un ricco uomo che le paga il circolo, l'estetista, i vestiti di marca e la privacy di sua figlia perché la storia degli abusi non saltasse fuori (come se fosse un'onta da dover celare nel buon nome della famiglia). Questa donna di sani principi spinge Eva a cercare un uomo che possa farle fare la vita da mantenuta che ha sempre desiderato e poi ottenuto. E la fortuna ha voluto che ciò avvenisse nientedimeno che con uno dei 25 uomini più ricchi del mondo, Mr Gideon Cross.
Gli altri personaggi neppure li cito: sono piatti e noiosi quasi quanto questi.
Stile:
Come già accennato, l'ho trovato estremamente banale, povero, e chi più ne ha più ne metta. Devo dire che però non è peggiore di quello che mi sono ritrovata ad affrontare in Cinquanta Sfumature... No, quello era decisamente improponibile. Ecco, forse l'unica nota positiva dei suoi romanzi è che stilisticamente non è riuscita ad andare al di sotto della James. E brava Sylvia! Forse. Sono trascorsi diversi mesi dalla sua lettura, forse la mia memoria mi sta giocando qualche tiro mancino.

Concludo quindi questo papiro sconsigliando vivamente di acquistare volumi della Crossfire series, troppi alberi sono stati abbattuti inutilmente per poi essere imbrattati da una sfilza obbrobri come questo! Io ho portato a termine la lettura solo perché per principio ciò che inizio finisco, sempre e comunque. A mia discolpa, posso dire di non aver alimentato in alcun modo le finanze della Day, scaricando (come per la trilogia di Cinquanta Sfumature) tutto gratuitamente da internet! Detto questo, auguro buona fortuna alle intrepide lettrici che avranno l'ardire di cimentarsi in questa degradante lettura (l'abuso di aggettivi in questo caso serve per marcare ulteriormente il mio già esaustivo punto di vista)!

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