Dettagli Recensione
Troppo simile, troppo diverso
Come iniziare la mia prima recensione negativa? Sinceramente per la prima volta mi trovo un po’ in difficoltà nell'esprimere quello che penso su un libro ed a darne un giudizio critico. Il perché è semplice. Trovo che la trama sia la brutta copia di Cinquanta Sfumature di Grigio di E. L. James. La trilogia della James mi è piaciuta molto per le sfaccettature che l’autrice ha dato ai vari personaggi raccontandoli in modo molto realistico ed umano con i loro pensieri, ma anche con la loro semplice quotidianità. La Maxwell in "Chiedimi quello che vuoi" ne copia la storia di fondo, ma in malo modo. La trama narra le vicende di questa coppia di ragazzi Eric Zimmerman, trentunenne, bello, miliardario, tedesco e con un bagaglio emotivo e psicologico pesante alle spalle; lei Judith Flores, venticinquenne, spagnola, ragazza dal carattere forte, bizzarro ed estroverso. I due si incontrano per caso, si frequentano, si piacciono, lui le confessa i suoi gusti sessuali decisamente hot e fuori dalla norma, lei non ne rimane molto scandalizzata e quasi senza problemi si lascia trascinare nei giochi erotici che è solito praticare Eric. Sono presenti scene di orge, amore saffico e sesso estremo. Al di la di tutto ciò la trama non lascia nulla al lettore ne a livello emotivo ne a livello psicologico. Personalmente non mi sono sentita coinvolta, gran parte degli episodi mi hanno annoiata, non mi sono emozionata e la cosa peggiore è che mi sono sentita a disagio come donna perché, anche se la protagonista è sempre consenziente ed approva tutto ciò che le si propone, senza un minimo di esitazione, non riesco a capire come possa una donna fare sesso con altri uomini o donne solo per far felice il proprio partner. Non riesco a capire come possa approvare che il proprio uomo pratichi sesso con altre persone senza provare gelosia o imbarazzo. Sarà che sono troppo tradizionalista, ma tutto ciò mi ha destabilizzata, troppe cose sono contrastanti nella vicenda.
Purtroppo un altro punto negativo in favore della Maxwell è lo stile. Alcune frasi sono vuote, prive di contesto con troppe ripetizioni superflue e spesso didascaliche in altre la lettura non è scorrevole.
Altra nota dolente, forse da attribuire a chi ha curato la traduzione, sono i tanti refusi ortografici che si incontrano durante la lettura.
Per concludere posso dire che questo primo libro non lo consiglierei per le motivazioni sopra riportate. Riconosco che ogni persona ha i propri gusti ed ad altri potrà piacere, io ne sono rimasta delusa, ma nonostante questo ho iniziato il secondo libro della trilogia, nella speranza che le cose cambino e la trama migliori.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |