Dettagli Recensione
La casa delle belle addrormentate di Yasunari Kawa
Delicato ed elegante romanzo dove si respira un’atmosfera rarefatta. E’ un viaggio del protagonista nei meandri della propria psiche, che vede come tema principale quello della fugacità della vita. Come in altri romanzi giapponesi, vi è un alternanza fra sogno e realtà e interessante è l’atmosfera onirica che vi si respira. Lo scrittore utilizza un linguaggio delicato e mai volgare ed è molto abile nella descrizione dei corpi delle giovani fanciulle, facendoceli immaginare e odorare. Giovani vergini che con i loro corpi, ma soprattutto con i loro “odori”, rievocano nei frequentatori della casa (tutti “vecchi” sull’orlo del declino) ricordi di tempi passati, ormai andati. Interessante la contrapposizione tra i corpi avvizziti dei vecchi che sono svegli e i bellissimi e sodi corpi delle giovani ragazze, però dormienti. E’presente anche il tema dell’alienazione e della repressone del desiderio del protagonista, che giace con queste giovani ragazze, senza potere godere dei loro corpi. Protagonista il tema della fugacità della vita, vista dal punto di vista di un uomo al tramonto (l’autore quando ha scritto il romanzo aveva 62 anni, quindi un’età vicina a quella del protagonista del libro) e la sua paura all’avvicinarsi della morte. Sicuramente è un libro ben scritto, ma non mi ha particolarmente affascinata e sicuramente non lo annovero tra i romanzi erotici (almeno non nel senso occidentale del genere). Lo consiglio per un arricchimento culturale.