Dettagli Recensione
Diario di una ninfomane di Valérie Tasso
Diario erotico-pornografico di una trentenne promiscua, che si serve del sesso e del proprio corpo per trovare ciò che tutti cercano: piacere, autostima, ma soprattutto affetto, amore e felicità. La protagonista non si serve delle parole per mostrare e dimostrare i propri sentimenti, ma del proprio corpo, facendone un uso a mio avviso sbagliato, ma non sta a me giudicarla. Valérie non è una disperata, ma una ragazza laureata colta, bella e di buona famiglia, che da quando ha quindici anni e scopre il sesso, inizia un susseguirsi di esperienze estreme, alla ricerca di un piacere che non conosce inibizioni. Durante la sua vita viene a contatto con molti uomini, tutti diversi fra loro, ma accomunati da un solo fatto: la ricerca di affetto, anche quando - ormai diventata prostituta di lusso in una casa di appuntamenti - la usano per soddisfare le proprie voglie. Valérie è una donna fragile e indifesa, che vede nel proprio corpo una possibilità di avvicinarsi agli uomini e farsi capire, alla ricerca spasmodica di sé stessa. Ha una visione del sesso come schiavitù, ma anche come liberazione, come epifania che le serve per risorgere. Non è un romanzo che mi ha soddisfatta, ma penso mi sia servito per vedere la vita da un punto di vista diverso dal mio ed essere più tollerante con gli altri, perché sono curiosa di capire il loro punto di vista e le loro motivazioni. Consigliato solo a chi ha voglia di capire che il diverso da noi non è da condannare, ma da comprendere.