Dettagli Recensione
Vanilla vs. Kinky
Quando ho deciso di leggere questo libro l'ho fatto con la volontà di intraprendere una lettura leggera, di quelle che si fanno tra un libro “pesante” e l'altro, un intermezzo senza impegno, volendo semplificare. Mai errore fu più grossolano: la storia di Nora, di Zach e di Wes non potrebbe essere più lontana dall’essere frivola, e se pur mi ero ripromessa di leggere qualcosa di rilassante, devo dire che sono contenta di essermi sbagliata.
Apro una piccola parentesi: la maggior parte del mio errore di valutazione la imputo alle copertine della versione italiana. Ora, una ragazza con una piuma in mano, in diverse declinazioni, vestita delicatamente, non credo che possa essere l’ideale per far immaginare al lettore il contenuto, tutt’altro che delicato, del libro. Sono molto più aderenti alla trama le copertine originali edite da Mills&Boon, che quantomeno rispecchiano, in modo migliore, la trama dei libri.
Ma comunque bando alle ciance.
L’autrice ci presenta una manciata di personaggi forti, ben strutturati, che bucano la carta per entrare direttamente nel nostro immaginario: Nora, scrittrice di romanzi erotici, è una forza della natura,uno spirito libero, una donna spudorata, divertente, senza freni e senza regole; Zach è il suo editor, un uomo soprannominato “La nebbia di Londra”, tutto l’opposto della protagonista femminile; e Wes è l’angelo della situazione, la roccia sicura, il faro luminoso che guida l’oscura esistenza di Nora. E poi c’è Søren…che personaggio! Non voglio anticiparvi niente, ma sappiate che tremerete quando comparirà nelle pagine del libro.
Le loro vite si intrecceranno in una serie di rapporti decisi: tra Nora e Zach si scatenerà una forte attrazione, ma il finale tra loro, se da una parte risulterà scontato, dall’altra rappresenterà una catarsi e una liberazione; tra Nora e Wes invece si instaura uno strano miscuglio di attrazione, senso di protezione, gelosia e tenerezza, in un connubio veramente ben riuscito (secondo me il migliore di tutti); e Nora e Søren…beh vi dico solo che la loro storia farebbe cadere gli angeli dal cielo.
Oltre ad aver apprezzato molto la costruzione dell’interazione tra i personaggi, una cosa che mi è rimasta impressa è il modo in cui l’autrice mi ha trascinata nell’universo BDSM, ovvero nel mondo del sadomasochismo, del bondage, della dominazione e della sottomissione: non vi aspettate, come ho fatto io, una fotocopia di “50 sfumature”, dove si vede solo la punta dell’iceberg, per di più in via di scongelamento, del BDSM. In questo libro vi è una vera e propria immersione in questa sorta di Gotham del sesso contorto, con tanto di terminologie (anche piuttosto forti) e ideologie: chi diavolo sapeva cosa volesse dire “kinky”?? Beh, ora lo so, e so anche come ragionano, seppur in modo marginale, le persone adepte di queste pratiche.
Allo stesso modo, la trama non percorre solo il binario del mondo sadomaso, ma anche, e soprattutto, il viaggio introspettivo dei suoi personaggi. Chi volontariamente, chi no, ciascuno di loro entrerà in quell’universo e ne uscirà con una nuova storia da raccontare. Per due di loro sarà però diverso, perché l’incontro sarebbe troppo doloroso: uno manterrà la sua purezza, l’altro la sua natura.
Proprio per la complessità dei sentimenti ho apprezzato che, una volta tanto, i personaggi non fossero adolescenti, o quantomeno troppo giovani per essere credibili: questa volta abbiamo a che fare con donne e uomini maturi e consapevoli. Molto bello inoltre il trucco di costruire la trama in uno schema “libro-dentro-il-libro”.
E’ un’opera forte, esplicita, senza filtri, quindi bisogna affrontarla con una certa scioltezza mentale.
Chiarito questo punto, potrete godere appieno della lettura.