Dettagli Recensione
Il delta di Venere di Anais Nin
Uno dei capostipiti della letteratura erotica. Consiste in una serie di racconti, scritti su commissione negli anni quaranta, ma pubblicati nel ’78 da questa scrittrice particolare e fuori dagli schemi ( soprattutto se si tiene conto che è nata nel 1903, quando la situazione della donna era tutt’altro che libera e paritaria). E’ un libro forte e trasgressivo, senza pudore ma non volgare, che vuole liberare la sessualità femminile. Sono dei racconti crudi e diretti, che raccontano di donne vere e libere, nei quali si possono quasi sentire gli odori e i sapori di queste donne e dei loro amplessi. Rispecchiano la sessualità libera e disinibita che anche l’autrice vive personalmente: si sposa due volte ed intrattiene numerose relazioni adultere. Nel 1929 si reca a Parigi, dove incontra Henry Miller e ne viene influenzata. Intrattiene una relazione con lui, ma anche con la moglie di lui e con il proprio psicanalista. L’autrice ritiene che il sesso non prosperi nella monotonia, e lo dimostra con il suo romanzo. Nei suoi racconti, l’autrice non parla quasi mai di una vera e propria urgenza sessuale della donna, ma più dell’impulso femminile di aprirsi, di ricevere, di avvolgere e di riempirsi.
“ Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino.”
E’ un libro impedibile per gli appassionati del genere e, a mio avviso, l’autrice è meravigliosa!
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