Dettagli Recensione
No, proprio non va. Sarò io il problema?
Se c’è una tipologia di lettura a cui ho dato più di una chance è il romanzo erotico.
Mi attraggono molto questi libri, non posso negarlo, eppure troppo spesso li termino totalmente svogliata e indifferente. Penso che questo genere di storie abbia una grande potenzialità, gli ingredienti con cui possono essere condite sono svariati e più o meno piccanti, eppure non riesco ancora a trovare un autore che abbia indovinato le proporzioni giuste per me. Alla fine, quasi sempre, mi ritrovo con un ammasso informe di sesso e miele che mi si appiccica sulle mani e allo stomaco!
Tra i miei recenti tentativi, rientra anche “Proposta indecente”.
Il profumo di Inghilterra dell’800 ha attirato subito la mia attenzione e l’idea di base sembrava promettente, ma purtroppo, anche questo esperimento si è rivelato fallimentare.
La proposta indecente, a cui fa riferimento il titolo, è una scommessa puerile fatta dai due più potenti, affascinanti, ricchi e problematici libertini di Londra, il duca di Rothay e il conte di Manderville.
Questa scommessa consiste nel determinare chi dei due sia il miglior amante, attraverso due settimane di passione, condivise con una giudice imparziale (e fortunata!). A proporsi come giurato è la gelida Lady Wynn, mossa da un fine che va oltre il puro piacere fisico.
Come dicevo, l’idea, per quanto stravagante, non è affatto male.
Il buono del libro però per me finisce qui, o quasi.
Passo sui miei problemi di donna a cui non piacciono i belloni angelici o i moroni dai sorrisi ammalianti, su questo mi rimetto al volere della maggioranza.
Il profumo di Inghilterra dell’800 era molto, troppo volatile, la Wildes non ha perso neanche una riga nella descrizione di una sala da ballo, di una carrozza, di un palazzo d’epoca o di un giardino. Il periodo storico è stato reso solo dai costumi e da qualche, superficiale, riferimento alla condizione dell’emancipazione femminile.
Inoltre ho letto tante ripetizioni, sia di concetti che di frasi. Calore seducente, sorriso malizioso, sconcertante e incurante grazia maschile, sì ma poi?
Non c’è un’evoluzione dei rapporti fra i personaggi, dopo tre o quattro scene in cui si parlano, fanno sesso e comunque non concludono nulla di concreto, alla fine, inspiegabilmente, c’è l’happy ending!
Le caratteristiche fisiche ci vengono descritte fino alla nausea, la Wildes si concentra inutilmente nel ricordaci ogni tre pagine il colore della pelle di Lady Wynn, il modo di sorridere del Duca Diabolico (mah!) e i biondi riccioli del Conte di Manderville, mentre ci lascia assolutamente all’oscuro della loro interiorità.
Non sappiamo cosa piaccia a questi nobili, conosciamo solo un paio di aneddoti che servono per giustificarne il comportamento e la diffidenza in alcune situazioni, ma è più che evidente che vengono raccontati solo per questo motivo. Non c’è interesse nel farci sapere qualcosa di più sul loro carattere , sui loro pregi e sui loro difetti, lasciando che i tre (in realtà quattro) protagonisti rimangano ai nostri occhi, piatti come una sagoma disegnata su un foglio di carta.
Ho chiuso il libro con la stessa emozione che avrei provato concludendo un articolo che parla di cosmetici o delle 10 regole per capire se il tuo ragazzo è quello giusto.
Lady Wynn, il Duca di Rothay e il Conte di Manderville finiranno nel dimenticatoio entro questa settimana, se non prima.
Un altro tentativo andato a vuoto!
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Commenti
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Non ho mai letto nulla di questa scrittrice, ma sicuramente se me li consigli, gli darò una chance!
Ti ringrazio :)
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Io ho trovato molto carini Menage Proibito e Piacere Malizioso.