Dettagli Recensione
E' stato scritto di meglio.
A un anno dalla pubblicazione in Italia, era arrivato (anche per me) il momento di dare un'occhiata al primo volume della trilogia erotica che ha fatto tanto parlare di sé: Cinquanta sfumature di grigio.
I romanzi sono strettamente collegati ma non so quanto questo primo volume riuscirà a spingervi a leggere anche i successivi.
Come ormai molti sanno, il romanzo è nato originariamente come una fanfiction di Twilight (si nota) e forse era meglio che rimanesse così perché il prodotto che ne è venuto fuori lascia a desiderare.
Cominciamo dai personaggi.
La protagonista femminile (il romanzo è scritto in prima persona e unico punto di vista) è Anastasia Steele una ragazza di 21 anni, vergine, ingenua, imbranata, terribilmente timida, studia letteratura inglese all'università e ha la tendenza a mordersi il labbro inferiore.
Il protagonista maschile è Christian Grey un uomo ricchissimo, bellissimo, enigmatico, filantropo con un passato difficile e proprio per questo, in campo sentimentale predilige solo rapporti Dominatore/Sottomessa.
Anastasia manca proprio di spina dorsale e dagli atteggiamenti nella prima parte del romanzo sembra più un'adolescente (vederla continuamente persa nella bellezza di Grey è irritante), per non parlare che da ingenua e inesperta diventi improvvisamente un'abile e disinibita amante. Poco credibile davvero.
Il passato di Gray è l'aspetto più intrigante ma ammetto che resto un po' perplessa anche nel suo caso.
Mette subito in chiaro che lui non fa l'amore ma sesso e poi finisce per non mantenere questa linea a lungo.
Passiamo allo stile. Banale, elementare, ripetitivo, i sinonimi sono sconosciuti all'autrice e descrizioni di situazioni inutili.
Le scene erotiche che dovevano essere il clou (considerato che si tratta di un romanzo erotico) sono noiose e per niente coinvolgenti. Inoltre, si parla di rapporti Dominatore/Sottomessa ma salvo per qualche scena, il tema per ora è superficiale.
Allora la domanda sorge spontanea: perché questo romanzo ha scalato le classifiche? Sicuramente buon marketing e l'intramontabile stereotipo dell'uomo bello, ricco e dall'animo tormentato salvato dall'amore di una donna (meglio se ingenua ed inesperta). Non ci sarebbe niente di male, perché mi piacciono questo tipo di storie ma in questo caso è il modo in cui è stata sviluppata la storia che mi convince poco.
In conclusione, c'è decisamente di meglio in giro e mi meraviglio che non se ne siano accorti.
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