Dettagli Recensione
Un crudo spaccato introspettivo...
Non è un romance.
E' un erotico, esplicito, che tratta argomenti forti come il sadomaso, e la "pedofilia".
Non vi spaventate se ho scritto pedofilia ma mi è sembrato doveroso, poichè c'è una scena del romanzo dove un personaggio maschile ha 15 anni (ed è consenziente). Ho voluto mettere le mani avanti, e avvertire le "deboli di spirito". Ma non è l' unica cosa che potrebbe prendere in contropiede le lettrici. Stiamo pur sempre parlando di un libro di NARRATIVA erotica, perciò di fantasia, dove l' autrice ha saputo intrecciare la vita e i vizi segreti di molti personaggi, calandoli nel tessuto sociale newyorkese. Persone insospettabili, con una carriera politica e religiosa, e una doppia vita calata nelle ombre del sadomaso. I termini usati per descrivere i vari tipi di "praticanti" e i loro attrezzi, sono sicuramente frutto di un' accurata ricerca, che vi renderà partecipi di un mondo a noi quasi sconosciuto, ma sicuramente esistente, anche nel nostro Bel Paese. Di solito il primo libro di una serie, può risultare a tratti "caotico", perchè introduttivo di una storia e dei vari personaggi. Tiffany Reisz ha saputo caratterizzare e rendere protagonisti tutti i personaggi presentati, senza trascurare gli stati d'animo e il modo di essere di ciascuno, confezionando una narrazione mai noiosa, ricca di sensazioni e permeata dal tormento interiore, perchè qui nessuno è senza peccato. Stiamo parlando dei dominatori e dei sottomessi, ma anche di persone con un passato dal quale non si vogliono redimere, nel quale vogliono affogare attraverso il dolore fisico e mentale. Ci saranno i dispensatori di dolore, che attraverso le pratiche sadomaso, terranno a bada i "demoni" dei sottomessi, e i propri. Mentre nella trilogia di Vina Jackson, Summer era una donna sottomessa e a tratti insicura, la protagonista Nora tratteggiata dall' attenta ed equilibrata penna della Reisz, è una donna che porta certamente cicatrici interiori indelebili, ma che sa fare bene il suo lavoro di scrittrice e dominatrice. Un carattere che la predece, e la avvolge di un'aura di sicurezza e sfrontatezza, capace di incutere timore reverenziale in un uomo. E sarà proprio quella, la prima sensazione che colpirà il suo nuovo editor Zack Easton chiamato dalla casa editrice, per curare l'editing del nuovo romanzo erotico. Nora di giorno scrive e di notte dispensa dolore a chi lo chiede, una via per la sottomissione dei propri vizi, una pratica che noi possiamo solo cercare di capire, ma che questa autrice, in un eccellente equilibrio tra psicoanalisi e lussuria, rende meno irraggiungibile. Non ho paura di dire che mi è piaciuto, non tanto per l'esplicità di certe pratiche e il ruolo di alcuni personaggi, quanto per la psicologia, per le sensazioni che si riverberano sul lettore (qualcuna storcerà il naso, nella convizione- errata- che non ci possa essere spazio per sadismo e introspezione). Nora, con la sua sfrontatezza nell'affrontare la vita di tutti i giorni e la forza di volontà di indossare una maschera per nascondere i suoi sentimenti e stati d'animo. Quasi una doppia personalità, le cui "facce" vengono indossate a seconda della situazione. Anche lei come tutti ha un cuore, che la rende vulnerabile davanti a sè stessa e al suo passato che come un'inesorabile mano, la tiene avvinta, impedendole di poter vivere serenamente il presente e precludendole il futuro che desidererebbe. Zack, editor londinese, sposato in crisi matrimoniale, arriva a NewYork per lavoro e per fuggire da un cappio che si stringe inesorabilmente intorno al suo senso di colpa legato al passato. Wesley, migliore amico e coinquilino di Nora, avrà un ruolo importante nella vita della donna. E infine, ma non per importanza, Soren il personaggio più carismatico e iquietante della storia, colui che guarda dentro l'anima del prossimo attraverso lo sguardo e i gesti. Un uomo legato alla protagonista in modo indissolubile sia a livello fisico che psicologico, che ricopre una carica sociale non da poco, e che personalmente ritengo rubi la scena a tutti gli altri. Se immaginassimo i personaggi come le tessere del domino, e li mettessimo uno accanto all'altro, Soren sarebbe la prima pedina che se colpita, darebbe luogo al crollo totale, il gioco perverso, cominica e finisce con la sua figura ma, non quella istituzionale, bensì quella di Master-dominatore-sadico. E capirete il potere che ha su Nora quando leggerete il regalo che le farà una sera, e che lei accetterà ad occhi chiusi, fidandosi di lui. Domatrice verso il mondo, sottomessa verso l'amore, quello che la tiene prigioniera di sè stessa da ormai diciotto anni e dal quale cerca di fuggire appena Zack prima e Wesley dopo, le aprono gli occhi attraverso i loro sentimenti per lei. Ma amare significa anche rinunciare, sacrificarsi e a volte perdere, per il bene dell' altro. E Nora sarà chiamata a prendere la decisione più dura e sofferta della sua vita.
Scritto bene (direi tradotto bene), fluido, incalzante, doloroso e intensamente vivido sul lettore.
Senza censure, più che esplicito, crudo ma, va riconosciuta alla Reisz, la maestria con la quale descrive scene squallide con equilibrio e senza far ricorso a termini volgari e violenti, sulla sensibilità del lettore.
Non posso non dare 5 stelle ad una narrazione così introspettiva dell'animo umano, anche quello più sadico... perchè in qualsiasi modo la vogliate interpretare, dove c'è un sentimento forte e incompreso come l'amore, c'è dolore e abbandono. E spesso il dolore psicologico di un amore che non si può vivere, è più doloroso di una frustata, o di un gioco perverso...
Infine, una sensazione che mi ha tenuto compagnia per la seconda metà della narrazione, è stato il velato messaggio più o meno polemico contro il clero.... ma questa è una MIA PERSONALE OPINIONE (e certi ragionamenti non mi hanno scandalizzata, perchè avvengono sotto gli occhi di tutti nelle parrocchie, e non sarà certo una storia inventata a scandalizzarmi).
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Commenti
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Finita questa trilogia della reisz, ho pronta la banks. Ma sono titubante, di lei ho già letto romanzetti estivi con sceicchi o miliardari greci, e non mi avevano proprio entusiasmato. Vediamo questo, mal che vada mi faccio un po' di risate. (con Vina Jackson per esempio la lettura mi rendeva cupa...)
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