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Scambiamoci vita e amori per un po'
L’ idea di partenza è assolutamente intrigante: è la storia di due donne, molto belle e comunque (questo bisogna sottolinearlo) assai disinibite rispetto alla media, che si conoscono tramite Facebook e che accettano per sei mesi di scambiarsi non solo la casa, ma un po’ anche la vita.
In realtà Rachel e Rochelle sono anche due anime insoddisfatte e alla ricerca di qualcosa di non ben definibile e forse neppure nominabile, e cercheranno di trovarlo l’una nella città dell’altra, e (forse) anche l’una con l’ex dell’altra. Così, attraverso capitoletti alternati tra Londra e Parigi, si snoda una serie di quadretti di feste con ricchi annoiati o modelli fatti e ugualmente annoiati, senza risparmiarsi un’orgia mascherata in un castello che fa tanto “Eyes Wide Shut” (ricordate il film di Stanley Kubrick?).
Ovviamente, siamo in un mondo utopistico, perché sembra che nessuno si preoccupi di preservativi, malattie varie e un minimo di prudenza verso il primo sconosciuto trovato al bar.
Lo stile è scorrevole, la trama è arricchita da citazioni di opere pittoriche e rimandi a scrittori e artisti. C’è persino una scrittrice di romanzi erotici che si aggira in incognito nei club parigini per trarne ispirazione (sarà un’allusione autobiografica? Boh.).
L’unico neo, secondo me, è il finale: dopo tanto scandalo, la scelta monogama e molto cuore-a-cuore suona forzata e un pochino deludente.
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però le due, a modo loro, sono anche simpatiche...
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